Abbiamo fatto la domanda per l'adozione ma la relazione della psicologa non è stata molto positiva. Dice che non abbiamo elaborato il lutto per non avere avuto un figlio.... Nel caso in cui non ci diano l'idoneità, non sapremmo se fare ricorso o rifare domanda. Ci hanno detto infatti che anche se si vincesse il ricorso- cosa molto probabile- molti enti non accettano le coppie che non hanno ricevuto l'idoneità in prima istanza. Secondo la vostra esperienza, che cosa ci consigliate? Rifacciamo l'iter oppure il ricorso? Dobbiamo secondo voi iniziare a contattare un avvocato specializzato in adozioni? Grazie mille
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Gent.ma Sig.ra Pamela,
valuti la possibilità di un eventuale ricorso ad un decreto di rigetto, solo qualora sia in possesso di una relazione da parte di un Suo psicologo di fiducia, che smentisca in toto quanto affermato dagli assistenti sociali.
In caso contrario, sarebbe più opportuno intraprendere un percorso di coppia che miri a risolvere e rimuovere quelle criticità individuate dalla relazione degli assistenti sociali, per poi ripresentare la domanda in un secondo momento.
Cordiali saluti,
Avv. Alessandra degli Atti
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Grazie mille a tutti! Siete stati di grande aiuto. Prima di tutto andremo da una psicologa che ci aiuti a fare chiarezza poi decideremo.
Grazie,
Pamela
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Gent.ma Sig.ra Pamela,
potrebbe intrapendere la strada del ricorso ad un eventuale decreto di rigetto della richiesta di idoneità ad adottare, solo qualora abbia a disposizione un'accurata relazione da parte di un Suo psicologo, che smentisca senza alcun dubbio quanto affermato dagli assistenti sociali.
Altrimenti, dovrà accettare la decisione del Tribunale e lavorare insieme a Suo marito a risolvere e rimuovere gli aspetti critici individuati dal Tribunale, per poi ripresentare la domanda in un secondo momento.
Spero di esserLe stata d'aiuto.
Cordiali saluti.
Avv. Alessandra degli Atti
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A causa delle recenti restituzioni di bambini i servizi sociali probabilmente non si sentono di accordare l’idoneità e forse preferiscono demandare la decisione alla Corte d’Appello.
Per consigliare la scelta migliore occorrerebbe vedere la relazione fatta dalla psicologa. Ad ogni modo, molti ricorsi che ho predisposto in Appello hanno avuto l'esito desiderato. In tal caso è necessaria una prima perizia preventiva da allegare all’appello. Nel caso foste interessati, contattatemi, vi posso mettere in contatto con un'esperta psicologa con cui collaboro. Occorre giocare in anticipo visti i ridotti termini per l'Appello previsti dalla legge.
Saluto cordialmente.
A mio parere sarebbe necessario fare ricorso rispetto alla prima istanza.
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Vista la delicatezza e l'importanza della questione, è opportuno che vi rivolgiate al più presto ad un avvocato con esperienza in materia minorile ed adozioni. Tale avvocato, dopo aver esaminato il vostro caso concreto, potrà consigliarvi su come procedere. Prima interviene l'avvocato meglio è anche perché i termini per proporre il reclamo sono strettissimi (10 giorni)! Cordiali saluti. Avv. Luigi Cardillo
In generale non esiste una non – idoneità: si tratta di una non idoneità in quel momento ed in quella situazione. Si hanno non – idoneità assolute solo nel caso di problemi psichiatrici di uno dei coniugi, situazione che rende invalidante il mettersi in condizione di accogliere un bambino adottivo, oppure nel caso di una condannaSe la relazione è completamente negativa può capitare che si chieda alla coppia di ritirare la domanda per evitare una non – idoneità, quindi si suggerisce di affrontare le lacune / dubbi per ripresentare dopo 4/5/6 mesi una seconda domandaIn generale quando si riceve un decreto di non – idoneità si hanno 10 giorni di tempo per presentare ricorso in Corte d’Appello; questo è un modo certo per avere l’idoneità, perché la Corte d’Appello non tiene presente i bambini ma gli adulti. La maggior parte delle restituzioni si hanno in casi in cui l’idoneità è stata data in appello