Debiti condominiali saldati senza rettifiche degli importi sulla contabilità
Spero di farmi comprendere, perché sembra di vivere un incubo: per problemi di salute un condomino non ha provveduto negli anni a pagare le quote condominiali fino a che con il supporto della famiglia ha proceduto nel saldare i sospesi con le precedenti amministrazioni condominiali, saldando con assegno non trasferibile e ricevendo apposita quietanza con dovuta descrizione dell'esborso. Naturalmente di regola, ogni pagamento dovuto deve far estinguere la correlativa posizione debitoria e questo sarebbe stato attuabile tenendo traccia nella contabilità condominiale. Cosa di cui in realtà a quanto pare non si è avuta traccia, non solo ma le amministrazioni successive hanno segnalato la cosa aumentando ad un debito esoso. Il condomino credendo di avere pagato tutto (provato con ricevute ad indicazione dei mesi e degli anni sospesi) viene a sapere che l'amministrazione condominiale ha emesso un decreto ingiuntivo per un importo ingente. Chiedendo spiegazioni le è stato negato a cosa l'importo facesse riferimento e che i pagamenti precedenti non servivano a niente....Sembra di capire che il condominio in questione è gestito per un certo malaffare, penalizzare i deboli e accreditare i forti.
Come comportarsi? Ed inoltre bisogna intervenire prima del decreto ingiuntivo oppure attendere che questo ignobile sistema condominiale faccia pretese inaudite...Esisterebbe un azione conciliativa contro un decreto ingiuntivo?
Grazie