Delucidazioni per utilizzo somma dei denaro in regime di divorzio e nuova conviv
Buonasera,
premetto che sono divorziato con un figlio che a breve sarà maggiorenne, la mia ex moglie non lavora ed è priva di redditi vive con un parente e mio figlio in un altro comune, alla quale verso un assegno divorzile oltre al mantenimento per mio figlio.
Io da quasi 4 anni ho acquistato un immobile con mutuo cointestato prima casa, con la mia compagna con la quale convivo da 13 anni al 50% in nuda proprietà e usufrutto di entrambi con la quale vorrei formare una famiglia e sposarmi.
Nell'eventualità ricevessi una importante somma di denaro vorrei avere un vostro consulto su quale sia la scelta migliore e che mi tuteli di più.
Di seguito trovate alcune ipotesi a cui ho pensato :
a) Investire nell'acquisto di un immobile intestandolo unicamente alla mia compagna per evitare che la mia ex abbia qualsiasi pretesa. Ovviamente in questo caso dovrei tutelarmi con la mia compagna facendo una scrittura privata presso un notaio in cui viene confermato che l'immobile è mio.
In questo caso la domanda sorge spontanea : se scelgo questa soluzione la mia ex con sospetto potrebbe comunque chiedere al Giudice un accertamento dei conti correnti (non appena acquistato l'immobile o quando ci sposeremo con la mia compagna) presumendo che il denaro provenga da me e non da lei con l' intento di dimostrare che il denaro è mio e quindi aumentare l'assegno di mantenimento al figlio ed il suo assegno divorzile?
c) tenere il denaro sul conto corrente o investiti in altro modo con tutti i rischi che ne conseguono se la mia ex lo venisse a scoprire chiedendo magari al Giudice un accertamento dei conti quando il figlio dovrà andare all'università ed avrà bisogno di più denaro oppure nella malaugurata ipotesi che i miei genitori mancassero ed ipotizzando l'arrivo di un'eredità aumentando l'isee tra l'altro in maniera significativa.
d) acquisto di un unico immobile più grande e più costoso di quello in cui risiedo con la mia compagna vendendo il nostro, facendo nuovamente un mutuo ed utilizzando quel denaro nella ristrutturazione ed eventuale anticipo.
Anche in questo caso potrei tutelarmi facendo una scrittura privata presso un notaio in cui vengono definite le condizioni prematrimoniali dove spiego che ho provveduto a versare ipotesi il 70 per cento del denaro e nel caso nascesse un eventuale figlio dalla nostra unione e ci lasciassimo lo stesso immobile dovrà essere venduto immediatamente e restituita la parte da me versata, per evitare che la casa rimanga alla mia futura moglie fino alla maggiore età del futuro figlio e io mi trovi a pagare un mutuo due mantenimenti per due figli con donne diverse e un assegno divorzile e rimanere senza un tetto e senza un euro.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione riposta e porgo cordiali saluti.