Denti rovinati da igienista

Inviata da Stella24. 2 ott 2024

Gentilissimi, vi scrivo perché dopo aver subito un danno certo ma ‘piccolo’, vorrei capire se ha senso procedere legalmente.
In seguito alla fine di un trattamento ortodontico con apparecchio ho dovuto rimuovere dai denti degli attacchi che servivano per spostarli.

1) Gli attacchi sono stati rimossi dall’igienista con strumenti come frese, può l’igienista farlo?
2) in sede di rimozione, data la loro fretta e non curanza, hanno limato vari denti con la fresa. Dunque ora ho dei solchi, dato che parte dello smalto è stato asportato. Saró sincera nel dire che non sono solchi profondi ma superficiali, i denti da loro toccati hanno ancora spessore peró non sono come prima …E da quando è successo provo un forte senso di rabbia.
Il giorno che è successo l’ho fatto subito presente ma l’igienista ha negato l’ innegabile.
Ho scritto allora al dentista per far presente l’accaduto e mi ha chiesto di recarmi quando ci sarebbe stato lui per valutare di persona ma io non voglio più entrare in quello studio e tanto meno che aggiustino loro il problema, non mi fido più.

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Buongiorno,
l’igienista è autorizzato a svolgere attività legate alla prevenzione, igiene orale e ablazione del tartaro, ma non può eseguire interventi invasivi o che comportino la rimozione di apparecchi ortodontici, soprattutto utilizzando strumenti come frese, che possono influire sulla struttura dei denti.
La rimozione di attacchi ortodontici dovrebbe essere effettuata solo da un odontoiatra.
Nell'ordinamento giuridico italiano, inoltre, anche se il danno estetico è "superficiale", si può richiedere un risarcimento per il danno biologico, morale o estetico, purché il danno sia dimostrabile. Nel Suo caso, l'asportazione dello smalto, seppur non profonda, rappresenta un danno biologico che potrebbe comportare una diminuzione della qualità della vita e la necessità di futuri trattamenti odontoiatrici.
Inoltre, il dentista, in qualità di titolare dello studio, è responsabile per le azioni del proprio personale sulla base del principio di responsabilità oggettiva.
Pertanto, alla luce di ciò, il mio consiglio è di procedere, in primis, con una perizia medico-legale per quantificare il danno e, successivamente, valutare se avviare una richiesta di risarcimento, che può essere trattata in via stragiudiziale e, se necessario, in sede giudiziale.
Se necessità, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo.

Restando a disposizione, molto cordialmente saluto.
Avv. Fabio Casaburo

Studio Legale Casaburo Avv. Fabio Casaburo Avvocato a Torino

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