Salve, dopo una furiosa lite con il mio compagno, ho chiamato la polizia dicendo che spesso mi maltrattava. Pochi giorni dopo sono stata chiamata in questura dove una poliziotta ha voluto sapere cosa era successo e se ci fossero stati altri episodi. Io raccontato un po la mia storia, dicendo che altre volte avevo ricevuto dei maltrattamenti. Lei mi ha consigliato vivamente di denunciarlo ma io non ho voluto assolutamente. Nonostante il mio non volere denunciate lei mi ha detto che sarebbe scattata la denuncia d’ufficio . Le dichiarazioni che ho dato a lei in quel colloquio me li ha fatte firmare. Tutto ciò è successo a luglio 2016 dopodiché non ho saputo più nulla. Vivo ogni giorno con l’ansia , non so cosa possa succedere e cosa rischia il mio compagno, anche perché con lui le cose si sono aggiustate. Potreste darmi informazioni. Grazie
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Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad un legale che potrà attivarsi per farle conoscere se esistono eventuali procedimenti penali in fase di indagine nei confronti del suo compagno.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti.
Buongiorno
per sapere se la denuncia ha fatto scaturire un procedimento e se questo è tutt'ora pendente deve fare una richiesta in Procura della Repubblica chiamata di 335 come persona offesa.
resto a disposizione e porgo cordiali saluti
Avv. Jacopo Pepi - Firenze
Buona sera Annarosa,
il reato di maltrattamenti in famiglia è procedibile d'ufficio, perciò, probabilmente, il suo compagno è indagato nell'ambito del procedimento penale scaturito dalle sue dichiarazioni.
A questo punto, il suo compagno può recarsi in Procura (personalmente o, meglio, tramite un legale) per chiedere, ex art. 335 cpp, di conoscere tutti i procedimenti in cui risulti coinvolto.
Cordialmente
Avv. Lorena Steri
Buona sera Annarosa,
il reato di maltrattamenti in famiglia è procedibile d'ufficio, perciò, probabilmente, il suo compagno è indagato nell'ambito del procedimento penale scaturito dalle sue dichiarazioni.
A questo punto, il suo compagno può recarsi in Procura (personalmente o, meglio, tramite un legale) per chiedere, ex art. 335 cpp, di conoscere tutti i procedimenti in cui risulti coinvolto.
Cordialmente
Avv. Lorena Steri
Buona sera,
il reato di maltrattamenti in famiglia è procedibile d'ufficio, perciò con buona probabilità il suo compagno è indagato nell'ambito di un procedimento penale scaturito dalle sue dichiarazioni.
Il suo compagno può andare in Procura, personalmente o (meglio) tramite un legale, e presentare una richiesta ex art. 335 cpp per conoscere eventuali procedimenti penali che lo vedano coinvolto.
In ogni caso, sarebbe opportuno rivolgersi ad un avvocato, con cui concordare la migliore strategia difensiva.
Cordialmente
Avv. Lorena Steri
Gent.ma Sig.ra Annarosa,
a seguito delle sue dichiarazioni, qualora sia stato ravvisato qualche reato procedibile d'ufficio nei confronti del suo compagno, è stato sicuramente iscritto un procedimento penale nei suoi confronti e sono state svolte delle indagini. Per sapere se sia pendente un procedimento penale nei confronti del suo compagno, lo stesso può chiedere alla Procura il certificato ex art. 335 c.p.p. dal quale emergerebbero eventuali procedimenti penali in fase di indagine a proprio carico (qualora i procedimenti non siano sottoposti al segreto).
Resto a disposizione per eventuli chiarimenti.
Cordiali saluti.
avv. Laura Fagotto (Pordenone)
Salve si rivolga ad un avvocato di fiducia per conoscere l' iter della denuncia. L' avvocato potra' effettuare i controlli in Procura per verificare se effettivamente c'è un procedimento in corso oppure e' stata archiaviata. Cordialità' . avv.Fracesca Di Muzio