Ieri ero con il mio datore di lavoro a casa di una signora molto gentile. Abbiamo fatto diversi lavori di ristrutturazione per lei. Dopo poche ore dalla fine del lavoro la signora ci chiama informandoci che le mancavano alcuni gioielli. Noi ovviamente non li abbiamo presi e le abbiamo chiesto di ricontrollare ed essere sicura. Purtroppo la signora insiste nell'accusarci del furto... come possiamo tutelarci da una sua denuncia??? Come possiamo provare che non siamo stati noi senza aiuto di testimoni o telecamere? Grazie mille
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Buongiorno signor Cristian ,concordo con quanto espresso dal Collega. Per il nostro ordinamento è colui che accusa a dover provare la colpevolezza di chi viene accusato. Avvocato Maria Raffaella Gambardella (Firenze)
Preg.mo Sig. Cristian,
nel nostro ordinamento vige la presunzione di non colpevolezza, secondo cui l'imputato è innocente fino a prova contraria. Sulla base di questo principio, l’onere di provare la reità dell’imputato incombe sulla pubblica accusa. Pertanto lei e il suo datore di lavoro, in caso di procedimento penale, non potreste essere condannati se non vi sussistono prove della vostra colpevolezza.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti.
avv. Laura Fagotto
Egregio Sig. Cristian,se e' innocente stia tranquillo:chi accusa deve dimostrare la colpevolezza mentre l'accusato non deve dimostrare la sua innocenza.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno, dovrei sapere la vicenda in concreto. al di là dell'acqua, se non riceve alcuna denuncia, stia tranquillo. Altrimenti le consiglio di rivolgersi a un LEGALE per TUTELARSI. Alla luce di quello che dice, c'e' un erroneo convincincimento che il furto sia stato commesso da lei e un errore sull'altruita' della cosa, che escludono il delitto di furto. Mi contatti tramite portale. Cordialmente
Avvocato Ticozzi Chiara Letizia
MILANO