Salve, purtroppo ieri è successa una cosa spiacevole, mossa da non so quale delirio mentre ero al supermercato ho deciso di mettere nella borsa dei prodotti che non potevo permettermi, sorvolando sul risentimento che ho per l’accaduto, vi spiego meglio. Mentre facevo il mio solito giro al supermercato ho preso dei prodotti mi sono recata nel camerino del grande ipermercato e dopo aver rimosso le confezioni di cartone ho messo in borsa i prodotti, poi mi sono recata alla casa, ho pagato e subito dopo aver superato le casse sono uscita per poi essere fermata dal vigilante, il totale dei prodotti che avevo messo in borsa ammontava a 30 euro e la direttrice del supermercato ha deciso di chiamare le forze dell’ordine perché a quanto pare obbligata dalla politica del centro commerciale. Sta di fatto che dopo aver visionato le telecamere mi è stata fatta una denuncia per taccheggio. Detto ciò sono totalmente nel panico, non so cosa fare, il carabiniere mi ha fatto intendere che è cosa di poco conto ma io sono comunque totalmente nel panico e vorrei capire cosa succederà ora, se si terrà un processo e cosa rischio per questa cazzata. Specifico che non ho precedenti di nessun genere.
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Buongiorno,Le consiglio di far concordare da un avvocato una somma a titolo risarcitorio,con rinuncia ad ogni pretesa nei Suoi confronti,e poi di far esperire tutte le strade che possono condurre ad un esito favorevole del caso.Cordialmente,avv.Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno,
alla luce del valore esiguo della merce sottratta, pari a 30 euro, la condotta potrebbe essere qualificata come furto lieve o tentato furto lieve, con possibilità di applicare la tenuità del fatto ai sensi dell’art. 131-bis c.p..
Considerando, inoltre, l'assenza di precedenti penali e il modesto valore della merce, vi sono diverse opzioni per concludere il procedimento senza gravi conseguenze. In particolare, potrebbe essere disposta l'archiviazione per tenuità del fatto qualora il giudice ritenesse che la condotta non meriti una sanzione penale. Qualora, invece, si procedesse con il giudizio, potrebbe configurarsi un’accusa di tentato furto lieve, risolvibile eventualmente con un’ammenda.
Ritengo comunque opportuno farsi assistere da un avvocato che possa, in prima battuta, presentare una richiesta ex art. 335 c.p.p. per verificare se vi è già stata iscrizione nel registro degli indagati.
Restando a disposizione, molto cordialmente saluto.
Avv. Fabio Casaburo