Salve a tutti, vorrei chiedere dei chiarimenti in base a ciò che mi è accaduto.
Circa un mese fa il mio compagno nonché convivente è stato arrestato. A casa nostra è stata rinvenuta durante una perquisizione della sostanza stupefacente motivo per la quale al processo non è stata accolta la domanda di sconto della pena con detenzione domiciliare poiché il domicilio non è stato ritenuto idoneo. Il 1 dicembre, nell'udienza verrà chiesta la detenzione domiciliare a casa dei suoi genitori, poiché per me trovare una nuova abitazione in così poco tempo è davvero difficile, direi impossibile.
Ora.. una volta che lui sarà agli arresti domiciliari dai suoi genitori, in un secondo momento potrà fare richiesta di cambio residenza tornando così di nuovo a vivere con me? In un nuovo domicilio. Se è si come? Quanto tempo occorrerà? Ringrazio anticipatamente tutti. Buona giornata
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Gentile Signora, buonasera.
Conoscendo per esperienza ciò che Lei e la sua famiglia state attraversando in questo momento, cercherò di essere conciso nelle risposte che Lei ha posto.
Suo marito potrà tornare a vivere con Lei per scontare gli arresti domiciliari (situazione che naturalmente potrà mutare più positivamente se seguita attentamente); per fare ciò, basterà inoltrare un'istanza al Magistrato di Sorveglianza ove si chiede tutto questo; il tempo è difficile da indicare, ma solitamente possono trascorrere al massimo poche settimane.
Tenga presente, comunque, che nel caso per come da Lei proposto ci potrebbero essere dei passaggi ulteriori che da una parte abbreviano i tempi, e dall'altra concedono dei benefici in più.
Rimango a Sua disposizione per ogni chiarimento.
Le auguro una buona serata.
Avv. Pasqualfabrizio A. A. Fràncica Mayo
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Gent.ma Giulia,
certamente in un secondo momento è possibile chiedere al giudice procedente, presentando una apposita istanza di modifica, la variazione del domicilio dove scontare sia gli arresti domiciliari, qualora il processo non sia stato ancora definito, che la detenzione domiciliare, qualora il processo si sia concluso.
I tempi generalmente sono piuttosto brevi, ma variabili da Tribunale a Tribunale.
Cordialmente
Avv. F.C.
Teoricamente la richiesta si può avanzare; non si può, tuttavia, anticipare l'esito, atteso che spetta al giudice valutare la sussistenza o meno per accogliere l'istanza; il fatto che Lei cambi il domicilio, non mi sembra decisivo atteso che non è certamente il luogo in cui si andrà a vivere che determinerà il giudice in un senso o nell'altro.
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Trattasi, allo stato, non di detenzione domiciliare ma di arresti domiciliari.-
Inoltre lo sconto di pena (derivante dall'accesso a rito alternativo: patteggiamento o abbreviato) non è connesso alla concessione della misura degli arresti domiciliari.-
Comunque, in un secondo tempo è possibile avanzare al giudice richiesta di modifica del domicilio presso il quale si stata scontando la pena: sia arresto, se il processo non è stato ancora definito; sia detenzione, qualora il processo si è concluso con sentenza non più impugnabile.-
Bisogna verificare lo stato in cui si trova il processo.-
Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.-
Distinti saluti.-
Avv. Carlo Monaco
Gentile signora,
noto qualche imprecisione nella sua esposizione riguardo alle terminologie, ma comunque presumo che il processo sia ancora nella sua fase iniziale e l'1 dicembre vi sarà un giudizio direttissimo. Si tratta del momento più importante in termini di scelta della strategia difensiva.
Fata questa breve parentesi, vengo alla sua domanda: è, ovviamente, possibile cambiare il luogo degli arresti domiciliari e, a tal proposito, bisogna inoltrare un'istanza al Giudice procedente. Naturalmente, non è previsto nessun termine e il Giudice la decide entro pochi giorni.
Distinti saluti.
Avv. Redjan Sako (Foro di Firenze)
Buongiorno,
il cambio di residenza durante gli arresti domiciliari sarà possibile solo previa richiesta al Tribunale di Sorveglianza e con conseguente approvazione dello stesso.
Cordiali saluti,
Avv. Leonardo Sanesi (Foro di Prato)
c/o Studio Legale Pacini