Mia madre, ultima superstite dei miei genitori, è venuta a mancare ne mese di Settembre u.s.. Nelle sue ultime volontà ha stabilito che i beni residui di sua proprietà (la piena proprietà un appartamento e la quota del 50% di un'altro appartamento) venissero divisi tra me e mia sorella, con eccezione del mobilio e di tutte le suppellettili che ha destinato in modo esclusivo a mia sorella. Inoltre negli anni '80 i miei genitori (all'epoca era vivente anche mio padre) hanno donato a mia sorella un immobile, tuttora nelle sue disponibilità, del quale non si fa cenno nel testamento di mia madre.
Come si determina la quota legittima di eredità che mi spetta?
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Egregio sig.Alessandro,bisogna valutare il valore di tutti i beni (compreso quello dell'immobile donato e quello delle suppellettili)per comprendere se vi è stata lesione della Sua quota di legittima e,in tal caso,operare di conseguenza.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno Alessandro,
la Sua quota di legittima è pari ad 1/3 del patrimonio di Sua madre, così come quella di Sua sorella, per un totale di 2/3 ai sensi dell'art. 537 c.c.. Il 1/3 residuo è la quota di cui Sua madre ha potuto disporre liberamente.
Per determinare il valore della cd. legittima, occorre effettuare la cd. riunione fittizia del patrimonio, considerato che il 1/3 che la legge Le riserva non va calcolato sul solo patrimonio relitto, ovvero ciò che è rimasto in proprietà di Sua madre al momento della sua morte, ma ciò che è appartenuto alla stessa nella sua interezza, inclusi quindi i beni donati.
Per la precisione, la formula è la seguente: relictum meno debiti più donatum: al valore dei beni costituenti il relictum (tutti i beni, a prescindere dal testamento, quindi nel Suo caso appartamenti, mobilio e suppellettili) vanno detratti i debiti ereditari (eventuali passività quali ad esempio un mutuo o altro, spese funerarie e di sepoltura, utenze etc) e sommato il valore dei beni donati in vita (nel Suo caso, presupponendo che fosse intestataria del solo 50% dell'appartamento donato a suo tempo a Sua sorella, va sommato il valore corrispondente a tale porzione. Vanno inoltre sommati i beni che Lei ha ricevuto in donazione, sempre che ciò sia accaduto, o ricevuti da eventuali terzi). La Sua quota di legittima sarà pari ad 1/3 del risultato così ottenuto.
Si tratta di un calcolo ideale, cui occorre dare un seguito pratico che, francamente, è difficile esporLe in tale sede senza rischiare di cadere in errore, avendo bisogno che sia Lei a dare delle risposte a me per poterLe spiegare il prosieguo.
Se vorrà, resto a Sua disposizione.
avv. Agata Cavallo
Gentile signor Alessandro,
la questione merita molta attenzione e va studiata nei particolari.
L’eredità è un argomento che non si risolve con un semplice messaggio.
La inviato pertanto a contattarmi online o se preferisce possiamo vederci al mio studio previo appuntamento tramite portale.
Resto a disposizione per qualsiasi necessità in merito
Cordiali saluti
Avv. Maria Sannino (Lucca)
E' fondamentale leggere il testamento, ma non mi pare che le lasci solo la legittima, ma che siano prevista una divisione in parti uguali
In ogni caso la determinazione della massa ereditaria deve esser fatta procedendo con il calcolo del valore di ciò che c'è, ed altresì di ciò che è stato donato. Una volta fatti i conteggi, si determinano le quote secondo il testamento
Resto a disposizione
saluti
Avv. Laura Ferrari
Buongiorno,
premesso che la questione andrebbe approfondita visionando il relativo testamento, ai sensi dell'art. 537 c.c., se il genitore lascia più figli, nella fattispecie due, è loro riservata la quota dei due terzi da dividersi in parti uguali.
Se ha necessità, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo.
Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Avv. Fabio Casaburo