Diffamazione su Facebook, quali prove e testimoni?

Inviata da Carlo. 24 mar 2016 Diffamazione a mezzo stampa

Poniamo il caso che dopo una diffamazione su Facebook avvenuta su una bacheca di un utente, in cui si è fatto il nome e il cognome del diffamato, segua una querela ma per qualche motivo la polizia postale non riesce a recuperare i dati da Facebook, possono essere utilizzati dei testimoni che hanno letto i post e salvato le pagine Web incriminate? Se poi ci fossero anche degli SMS spediti dallo stesso colpevole verso altri testimoni in cui racconta della diffamazione, potrebbero essere utilizzati?
Questo perché spesso le querele riguardanti Facebook vengono archiviate perché passa troppo tempo per avere i dati degli utenti rilasciati. Quindi molte cause si avvalgono di testimoni, secondo voi esperti potrebbero questi testimoni essere utilizzati per incolpare il presunto diffamatore?

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Gentile signore,
com'è noto la diffamazione è procedibile a querela di parte. Nel processo penale, ove iniziato, il querelante può costituirsi parte civile e può addurre prove documentali nonché prove testimoniali. Non conoscendo i dettagli della vicenda ritengo tuttavia che dei testimoni oculari dei fatti costituiscano prove di rilevanza che, se corroborate da altre prove documentali, rendono consistente il fondamento dell'accusa.
Per ogni ulteriore valutazione sarebbe necessario l'esame della vicenda e dei documenti ad essa relativi.
Cordialmente,
avv. Giovanni Babino

Babino, Falcone & Falcone Avvocati Associati - Avv. G.Babino Avvocato a Milano

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Sig. Sandro,
Ho seguito dei casi simili. Mi può contattare per esaminare la sua problematica ed illustrarle le eventuali azioni da prendere.
Distinti saluti e buona Pasqua.
Avv. Morselli

Avv. Maria Vittoria Morselli - Studio Legale MOLEGALE Avvocato a Pistoia

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Certamente, le prove possono essere tanto testimoniali che documentali. Cruciale l'assistenza di un legale per impostare l'atto e procedere con la migliore strategia. Non faccia trascorrere troppo tempo. Il reato è procedibile a querela, pertanto ha tre mesi da quando ha appreso dei fatti.
Cordiali Saluti

Studio Legale Nizzi Grifi Gargiolli Avvocato a Firenze

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Gentile Sandro,

Certamente i testimoni costituiscono una prova tipica unitamente ad altri elentu utili da lei indicati. Le consiglio se non lo ha già fatto di nominare un difensore con esperienza nella tutela delle persone offese soprattutto nell'ambito di internet. Il mio studio e' specializzato in queste tematiche non esiti dal contattarci. Avv. Fabio Di Resta

Avv. Fabio Di Resta Avvocato a Latina

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Egregio Sig. Sandro,nel processo penale il giudice puo' avvalersi anche di prove atipiche per la formazione del suo convincimento ma la prova testimoniale e' peraltro una prova tipica,quindi puo' certamente procedere,considerando che anche l'esame della persona offesa e' prova nel processo.In casi come il Suo consiglio di far svolgere indagini difensive,per raccogliere dichiarazioni dei testimoni,da indicare poi al PM quali persone informate dei fatti.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Buongiorno,
Certo. Se non lo ha fatto può integrare la querela indicando i testimoni e chiedere che gli stessi vengano sentiti durante le indagini a SIT (sommarie informazioni testimoniali) specificando che gli stessi testi hanno copia dei post diffamatori pubblicati su Facebook dall'indagato.
Sarà poi il PM a valutare il tutto e a dacidere se procedere o meno al rinvio a giudizio.
Avv. Maria Croce

Anonimo-158074 Avvocato a Pescara

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