Buongiorno.
Una donna che conosco poco ha scritto sulla bacheca Facebook di un gruppo chiuso di circa 5.000 utenti cose molto volgari su di me, aggiungendo che mio marito XX mi farebbe le corna con tutte.
In questo post ci sono nomi e cognomi sia miei che di mio marito quindi ormai tutti hanno letto e sanno chi siamo.
Tutto questo ci è stato fatto da questa pazza che ci perseguita da 2 mesi con altri post sempre su Facebook in cui ci insulta.
I post sono sempre stati commentati da utenti sconosciuti che mi insultavano.
Ho intenzione di querelarla perché mi ha rovinato intenzionalmente la reputazione scrivendo queste cose inventate.
Questa donna dopo 8 giorni ha cancellato i post ma io e altra gente abbiamo salvato tutto.
Otterrò qualcosa?
Oppure è inutile??
Si può querelare per ingiurie e diffamazioni su Facebook?
Oppure ora con la storia dell'occasionalità dei fatti non succede nulla?
Ripeto che ci sono almeno 6/7 post in cui mi insulta e molesta.
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Può senz'altro procedere con la denuncia, e in sede penale, ovvero anche in sede civile può ottenere il risarcimento dei danni modulati in relazione al tipo di diffamazione che risulterà esser stata commessa
Resto a disposizione
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Può sporgere querela per il reato di diffamazione aggravata dall'uso del mezzo informatico che ha prodotto -anche se per qualche tempo-massima pubblicità alle frasi offensive del suo onore e della sua reputazione. La querela, corredata dalla stampa dei post con la data della pubblicazione e dei nomintivi di eventuali testimoni, và depositata alla Procura della Repubblica competente entro tre mesi dalla pubblicazione delle suddette frasi. Non credo che la cancellazione dei post -letti da un numero elevato di persone- possa portare all'archiviazione del procedimento. Resto a disposizione per ogni chiarimento. Avv. Bottino.
Può esporre alla procura della repubblica presso il luogo di residenza i fatti che le stanno logorando e rovinando l'esistenza e la reputazione, indicando in maniera puntuale ed analitica i fatti e chiedendo la punizione del colpevole nella misura ritenuta equa dal giudice, bloccando anche il contatto su Facebook per evitare che le parole e gli insulti continuino ancora ad arrivare. Può ottenere in sede civile risarcimento danni, ma per fare ciò deve prima denunziare i fatti. Auguri
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La denunzia - querela è un atto doveroso. Anche al fine di evitare che la signora si senta impunita per l'accaduto. Attesa la natura diffamatoria degli scritti e la specificità delle indicazioni offerte, oltre i reati da Lei indicati, è possibile, a determinate condizioni, denunziarLa per stalking (reato nettamente più grave, e per il quale è possibile richiedere l'attivazione di misure volte ad inibire la prosecuzione di siffatte condotte o la futura adozione di similari). Sul punto, è necessario dimostrare che, a seguito della pubblicazione su facebook, Lei e/o la Sua famiglia siete stati costretti a mutare condizioni ed abitudini di vita; nonché lo stato di ansia e di paura, oltre le evidenti problematiche di rapporto coniugale (attesa la specificità delle indicazioni fornite a carico di Suo marito), indotto, a Suo danno, da tale condotta di reato.-
Sono a Sua disposizione per ulteriori indicazioni.-
Avv. Carlo Monaco
Certo che potrà procedere con una denuncia-querela. Senza dubbio. Le consiglio comunque di procedere entro tre mesi dal giorno in cui è venuta a conoscenza dei fatti o autonomamente, presentandosi presso la Polizia Postale (raccogliendo tuttta la documentazione) o a mezzo di un legale. Non è inutile, anzi. Cordiali Saluti Avv. Lorenzo Nizzi Grifi Gargiolli