Salve,innanzitutto grazie per avermi risposto, io non sono separato (per adesso) ma vorrei capire se mia moglie può impedirmi di uscire con mio figlio, che ha 11 mesi, se non c'è lei e impormi di non ricevere miei familiari (genitori soprattutto) a casa anche solo per venire a trovare il nipotino, la casa in cui risiediamo è in affitto (che tra l'altro pago io). Lei dice che è violazione di domicilio se lei non vuole ricevere nessuno (io mi son messo a ridere, una panzana enorme), io so che la legge tutela i diritti dei nonni così come, visto che non ha l'esclusivo possesso della casa, nel momento in cui io sono a casa può venire chiunque faccia piacere a me ancordipiù se si tratta di miei familiari.
Spero mi possa rispondere e vorrei sapere se il costo di un incontro conoscitivo per un consulto, nell'ipotesi di una possibile separazione, visto che mi sta rendendo la vita impossibile e non tiene conto nemmeno che abbiamo un bambino di appena 11 mesi, che ritiene un suo possesso.
Saluti.
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Gent.mo Sig. Nico,
dando per scontato che quanto Lei scrive non siano situazioni ipotetiche ma fatti che si sono già verificati (cioè, per essere chiari: sua moglie le ha già impedito di uscire con vostro figlio di 11 mesi e le ha già detto che non vuole ricevere i suoi familiari -genitori soprattutto- a casa), direi che nel vostro rapporto c’è qualche problema che andrebbe affrontato, con un avvocato specialista per comprendere cosa sua moglie possa imporle, ma anche e soprattutto con uno specialista che vi aiuti a comunicare in modo corretto per raggiungere un adeguato livello di fiducia reciproca che una coppia, soprattutto due genitori, deve avere.
Dato che, ad oggi, non vi è una sua chiara volontà di separarsi da sua moglie, Le suggerisco di rivolgervi ad un professionista delle relazioni di coppia (che potrebbe essere un counselor o uno psicoterapeuta qualificato).
Se, poi, durante il percorso di coppia, almeno uno di voi due maturasse la decisione di volersi separare allora, in quel caso, la strada più adatta sarebbe un percorso di Mediazione Familiare condotto, preferibilmente, da un Mediatore Familiare qualificato (che potrete, ad esempio, individuare, consultando i siti delle Associazioni nazionali di Mediatori Familiari - A.I.Me.F. o S.I.Me.F.- per trovare il professionista più vicino a voi).
Sperando di esserLe stato utile, La salto cordialmente.
dr. Natale Cento (Mediatore Familiare in Messina e Torino)
I genitori hanno pari diritti, quindi senz'altro lei può fare le cose che scrive. Per una mera consulenza io normalmente chiedo intorno a 50/= euro. Il preventivo per la separazione glielo posso fare in ufficio. Peraltro sono particolarmente esperto in materia.
Saluti avv. Anceschi Alessio
prenda pure contatto con il mio studio in modo che possiamo incontrarci per stabilire le strategie più opportune, l'eventuale giudizio di separazione, e definire il mio compenso nell'incarico professionale, saluti cordiali,
Buonasera, le preciso che in mancanza di una sentenza di separazione lei ha pieni diritti nei confronti della prole. Entrambi i coniugi hanno la patria potestà sui figli. Pertanto sua moglie non può impedirle di esercitare i diritti sui figli così come non può impedire il diritto di visita ai nonni. Si tratta di un comportamento che, in un eventuale giudizio di separazione, può incidere negativamente sulla posizione di sua moglie.
Distinti saluti
Avv Gianluca Solimeo
Buongiorno, bisognerebbe sapere il motivo alla base delle richieste di sua moglie. Mi spiego, se sua moglie ha dei fondati motivi di temere per la salute(sia fisica che psicologica) del bambino, la richiesta potrebbe essere fondata, se si tratta solo di un sentimento di antipatia verso i suoceri, ovviamente, è infondato. Se vuole contattarmi io lavoro su Roma e provincia. Cordiali saluti. Avv. Alberto Alvazzi del Frate
Gent.mo sig. Nico,
le Sue considerazioni sono assolutamente fondate e Sua moglie non può impedirLe di uscire con il bambino né di ricevere visite né, a maggior ragione, impedire al vostro bambino di avere rapporti con i Suoi familiari.
Se ritiene, potrà prendere contatto con me ai miei recapiti presenti su questo sito; io opero su Foggia, Trani e Bari.
Molto cordialmente
Egregio sig. Nico, tutte le funzioni genitoriali sono esercitate da entrambi i genitori, per cui, nel caso in cui non vi sia un provvedimento giudiziario che indichi diversamente, Lei può certamente uscire con Suo figlio, anche se ha solo 11 mesi, e Sua moglie non può di certo impedirlo, anche se Le raccomando in tal caso di stare bene attento alla salute del bimbo e di ricordarsi di tutte le sue esigenze.
Per quanto concerne, poi, il rifiuto di Sua moglie di ricevere in casa i Suoi genitori, Le segnalo che il rapporto di coabitazione presuppone che ciascuno possa esercitare liberamente i propri diritti alla condizione che non vengano lesi i diritti altrui. Mi spiego: certamente Sua moglie non può impedirLe di ricevere i Suoi genitori, per una decisione che comprima i Suoi diritti, ma Lei non può neppure esercitare il Suo diritto a piacimento, senza alcuna considerazione delle esigenze e dei diritti di Sua moglie. Bisognerebbe comprendere se vi sono specifiche ragioni di astio o di risentimento tra Sua moglie ed i Suoi genitori, che in ogni caso non può ragionevolmente ricevere a discapito del riposo e del sonno di Sua moglie, della Sue esigenze di vita lavorativa e domestica, della tutela della sua privacy, per tempi prolungati ed in orari insoliti ed inopportuni, magari pretendendo i Suoi genitori di circolare per tutta la casa e di dettare le regole del governo della casa. In un tal caso il rifiuto di Sua moglie sarebbe comprensibile e giustificato, ma Sua moglie non può di certo impedirLe di ricevere i Suoi genitori, se sono persone garbate e normali che non interferiscono con il governo della casa e le abitudini domestiche, se si trattengono per tempi ragionevoli e non per intere giornate, se occupano spazi non invasivi della sfera della vita privata altrui, se sono ospiti che Lei , per ragioni di affetti familiari e per l'esercizio di legittimi diritti, ritiene giusto e doveroso dover incontrare nella Sua abitazione. Come vede ,dipende dalle persone, dai modi, dai tempi della presenza, dai luoghi ove avviene il ricevimento degli ospiti: nella coabitazione deve potersi pervenire ad una composizione ragionevole e ragionata dei diritti di tutti i soggetti coabitanti.
Nel caso in cui Sua moglie dovesse continuare a frapporre ostacoli ingiusti ed ingiustificati, può esperire un tentativo di componimento della controversia. Ai sensi dell'art 143 del codice civile i coniugi acquistano gli stessi diritti ed assumono i medesimi doveri e nella coabitazione devono collaborare nell'interesse della famiglia; ai sensi dell'art. 144 del codice civile i coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare. In caso di disaccordo, ai sensi dell'art. 145 del codice civile, ciascuno dei coniugi può chiedere l'intervento del Giudice il quale, prima di pronunciarsi, tenta comunque di raggiungere una soluzione concordata.
Per quanto concerne il costo di un eventuale consulenza stragiudiziale, volendo considerare un valore minimo, il costo normalmente dovrebbe aggirarsi sui 1200 euro più iva e cpa ma si può concordare un costo minore, in considerazione di eventuali e particolari esigenze. In ogni caso può anche rivolgersi al mio studio, fissando un appuntamento a Napoli, a Marano o a Roma.
Avv. Alfredo Guarino
Buonasera Signor Nico.
Sua moglie non può certo impedirLe di uscire con Vostro figlio, né tanto meno di ricevere le visite dei nonni.
Più che un diritto dei nonni di vedere i nipoti, la Legge prevede un diritto dei nipoti ad avere un rapporto con i nonni (a meno che vi siano casi eccezionali per cui il rapporto con i nonno non è compatibile con gli interessi dei nipoti).
Io lavoro su Brescia e Bergamo e sarei lieta di un eventuale incontro conoscitivo.
Resto a disposizione per ogni ulteriore necessità e/o chiarimento ed invio distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Egr. Nico
Se lei e sua moglie siete ancora sposati sua moglie non può impedirle nulla, anzi se lo fa (ivi comprese le visite dei nonni) è lei che incorre in responsabilità. Ovviamente tutto questo in assenza di un qualche provvedimento di un giudice che le dia diritto a negare le visite.
Per il resto su questo sito non possiamo dirle altro deve contattare privatamente un avvocato. Io lavoro su Roma e Latina