Mio figlio non è sposato. La sua relazione si è interrotta poco prima di scoprire che la compagna era in attesa di una bambina. Era disoccupato ma su richiesta di lei le ha versato 600 euro al mese per circa sei anni e poi 500 euro al mese. Lei non ha mai voluto regolarizzare la loro posizione e ha sempre dettato le regole anche in termini di visit. Da 4 anni mio figlio ha un lavoro regolare e ha preteso di fare un versamento in chiaro in banca. Vive ancora con noi perché non dispone di mezzi per una vita autonoma. Di fronte agli atteggiamenti dispotici della ex compagna e alle pretese economiche eccessive ha sempre subito per il bene della bambina, ma ora finalmente si è deciso a far intervenire un giudice in merito alle questioni patrimoniali e ai diritti di affido. A chi deve rivolgersi? Quali passi?
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Buongiorno,
le consiglio di rivolgersi ad un avvocato della sua città per la regolamentazione dei diritti di visita e per stabilire l'importo del mantenimento del bambino.
Resto a Sua disposizione per ogni necessità.
Avv. Alessia Scintu
occorre rivolgersi al Tribunale ordinario con un procedimento che regolamenti il mantenimento e l'affido della minore ( la bambina di suo figlio)
Tale procedura può essere avviata in modo unilaterale da suo figlio ( con avvocato)oppure congiuntamente da suo figlio e la compagna qualora riescano a raggiungere un accordo mediante ausilio di avvocato
Avv. SARA BERTANI da Modena
Gentile Clementina,
Dovrà presentare idoneo ricorso presso il tribunale sezione civile del luogo di residenza per la disciplina dei rapporti con il figlio.
La madre verrà inviata a partecipare al procedimento,nel caso in cui la ex compagna decidesse di non comparire il procedimento andrà avanti ugualmente.
Avv. Marina Ligrani
Intanto dovrà rivolgersi ad un avvocato della sua città perché la richiesta che interessa suo figlio è una attività giudiziale in cui si chiede la regolamentazione dei diritti di visita e l'importo equo del mantenimento del figlio in contraddittorio ovviamente con la madre. Si rivolga quindi ad un legale di fiducia meglio se esperto in diritti di famiglia.