Diritto aumento assegno di mantenimento

Inviata da giuliana. 29 mar 2017 Assegni familiari

Buongiorno, sono un padre separato in procinto di divorziare ma la mia ex moglie minaccia di chiedere l'aumento dell'assegno di mantenimento del figlio, che peraltro non mi fa vedere nonostante l'affidamento congiunto e che sta mettendo contro di me e contro i miei genitori.
Sono un'libero professionista, la madre svolge la mia stessa professione e guadagna bene anche lei, pago già un cospicuo assegno di mantenimento , Euro 750,00 più le spese straordinarie tra cui libri di scuola ecc., in più ho lasciato oltre alla casa coniugale, con tutto quello che c'era dentro che anche se non poteva la mia ex moglie in parte si è venduta, anche la casa di campagna perchè potesse usufruirne a piacimento, ora ho anche scoperto che mio figlio, che ha già 13 anni ha un cospicuo conto in banca alimentato dall'affitto di un appartamento intestato a lui.
.Ora mi chiedo, può veramente chiedermi l'aumento dell' assegno di mantenimento nonostante questo bambino non abbia un tenore di vita elevato, non facendo sport nè frequentando scuole private e avendo anche un reddito mensile proprio, di cui mi era stata anche nascosta l'esistenza?
Io vivo in affitto e la mia compagna con cui convivo da anni lavora solo mezza giornata e guadagna poco per cui quasi tutte le spese di casa, oltre ovviamente alle tasse e a tutte le spese che essere un libero professionista comporta. , sono a carico mio.
Sinceramente un aumento dell'assegno di mantenimento mi metterebbe in difficoltà.

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in effetti, da quanto scritto, sembrerebbe scontato che l'eventuale richiesta di aumento dell'assegno,che dovesse avanzare sua moglie,dovrebbe essere disattesa,tuttavia, al fine di darle una valutazione più precisa,si dovrebbero valutare i dati economici..perchè come lei sa,svolgere la libera professione, comporta la possibilità che uno possa dichiarare 0 o 1000. Certamente,la somma che già corrisponde, unitamente al godimento della casa coniugale (che comunque concorre sul mantenimento, per giurisprudenza ormai costante) ed il fatto che comunque sua moglie lavori, mi fanno propendere per la tesi del diniego all'eventuale richiesta di aumento dell'assegno.
Cordiali saluti
Avv. Andrea Di Folca

Avv. Andrea Di Folca Avvocato a Frosinone

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Egregio Signore,

Lei espone ragioni che sembrerebbero far propendere per l'accoglimento della Sua tesi ma difettano , nella Sua esposizione, di concreti dati economici riferiti ai rispettivi redditi e alle rispettive proprietà, che necessitano per formulare una prognosi adeguata.

Cordialmente
avv. Alfredo Guarino
Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Per stabilire l'ammontare di un contributo al mantenimento vanno fatte delle valutazioni sulla concreta situazione economica dei genitori. Risponderle senza conoscere i suoi redditi e quelli della madre è impossibile.
Discuta, invece, dei canoni di locazione con il suo avvocato. I genitori hanno l'usufrutto legale sui beni dei figli. L'usufruttuario fa suoi i frutti del bene. Non è escluso che possa pretendere la metà del canone.
Cordiali saluti
Avv. Massimo Mascali

Avvocato Massimo Mascali Avvocato a Bergamo

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Buongiorno
Ci devono essere motivi rilevanti economiciche inducono a fare modifiche dell'ssegno di mantenimento. Si deverivolgere ad u n legale che sappia tutelarla Avv.Giovanna Oriani

Avv. Giovanna Oriani Avvocato a Napoli

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