Buonasera Avvocato,
sono un membro del Consiglio di amministrazione di una società cooperativa e da pochissimo tempo sono stato nominato anche direttore generale. Il mio datore di lavoro, Presidente della cooperativa, mi ha coinvolto nell'alterare la prima nota della società, dichiarando meno entrate di quelle effettive e alterando conseguentemente il saldo di cassa. Vorrei sapere, in caso di controlli delle autorità competenti,in che tipo di responsabilità potrei incorrere, dal punto di vista civile e penale. Da premettere che sono stato assunto da poco e che il mio datore commetteva già da anni tale alterazione delle scritture contabili, bilancio compreso. In che modo potrei tutelarmi dato che mi trovo coinvolto nell'assecondarlo nel compimento di questi atti? Cordiali Saluti
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Buongiorno Signor Michele.
La condotta che descrive configura il reato di falso in bilancio.
Se non vuole essere coinvolto non deve in alcun modo assecondare il Suo datore di lavoro ma esplicare il Suo dissenso alla presenza di terze persone ed eventualmente prendere il considerazione la possibilità di denunciare l'accaduto.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Non esiste una tutela valida, giuridicamente parlando, nel caso in cui si "cooperi" (in questo senso interpreto il suo comportamento di alterare la prima nota) nella commissione di attività dannose per la società ovvero illecite.
Quindi il primo consiglio, se vuole continuare a lavorare nella società senza incorrere in tali responsabilità, è di rendere esplicito (se del caso per iscritto) il suo dissenso rispetto a tali comportamenti.
Inoltre, se i fatti in questione costituiscono reato, sarebbe suo dovere denunciare tali comportamenti prima di tutto ai soci della Cooperativa e, in secondo luogo, alle autorità competenti.
Ovviamente quanto sopra sul presupposto che lei sia "costretto" a compiere tali atti dal presidente. In caso contrario, ad un soggetto terzo, il suo comportamento non apparirebbe differente da quello del presidente e sorgerebbe il dubbio che i "proventi" di tali alterazioni contabili siano destinati a scopi non consentiti dalla legge, eventualmente anche a suo beneficio.
Da ultimo mi permetto di sottolineare, soprattutto se è stato assunto da poco, che denunciare tali fatti ora, quando è ragionevole presumere che tali comportamenti sono stati a lei "imposti", sia ben diverso dal farlo fra qualche tempo, quando invece sarà più difficile distinguere chi è il reale responsabile di tali alterazioni.
E la denuncia di cui sopra non dovrebbe esporla a conseguenze per ciò che concerne il suo posto di lavoro
Gentile Sig Michele le operazioni in oggetto potrebbero configurare diversi reati dal falso in bilancio sino alla bancarotta fraudolenta .a disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialmente. Avv francesca di nardo
Egregio Sig. Michele,temo che la Sua migliore tutela giuridica possa entrare in collisione con il Suo rapporto di lavoro e non aggiungo altro,ritenendo opportuno che si consulti da vicino con un valido avvocato.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli