Nubile ho sposato un vedovo con 2 figli grandi sposati. La casa di proprietà esclusiva di mio marito , ore che lui è deceduto ( senza testamento) già il giorno del funerale i figli mi hanno chiesto di lasciare la casa xché la ritengono proprietà loro. L avvocato mi a detto che oltre il diritto d abitazione io avrei più di 1/3 della casa e che la mia permanenza è di durata illimitata. Sarà vero? Sarà x quello loro sono così risentito con me?alla successione loro ereditano parte della casa ( e avendo già loro casa di proprieta) questa gli risulterebbe seconda casa? Come finirò Io? Oltre al lutto dovrò sopportare anche queste lotte legali
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Gentile Maria,
con riferimento al suo quesito, la informo che i figli del suo defunto marito non hanno alcun diritto sulla casa coniugale dove lei risiede. Invero, il nostro ordinamento riconosce espressamente il diritto di abitazione della casa coniugale al coniuge superstite illimitatamente.
Inoltre, le spetta 1/3 dell'eredità sui beni del de cuius.
Spero di essere stata d'aiuto.
Non esiti a contattare lo studio per ulteriori chiarimenti e/o delucidazioni.
gentile sig.ra Maria,
Confermo quanto detto dal suo legale ; i suoi figliastri non hanno alcun diritto a pretendere il rilascio per via del suo diritto di abitazione sulla casa in qualità di coniuge;
corretta l'interpretazione della divisione della casa senza successione ovvero 1/3 per ciascun figlio e 1/3 per lei.
Infine nel caso in cui essi dispongano già di una casa risulteranno come proprietari in parte di una seconda casa.
cordialmente
Avv Francesco Colantonio
Buongiorno,
nella Sua situazione (ovvero con il marito che morendo lascia la moglie e due figli) l'eredità, in assenza di testamento, spetta per 1/3 ciascuno. In ogni caso anche in presenza di un testamento, 1/3 spetta alla moglie per legge (c.d. legittima). Il diritto di abitazione della casa coniugale spetta, indipendentemente dalle eventuali disposizioni testamentarie e dai diritti di proprietà, vita natural durante al coniuge superstite (in questo caso Lei). Saluti. avv. Marco Aiello
Buonasera Signora,
confermo che lei ha diritto di abitazione sulla casa già coniugale e che esso è di durata illimitata. I suoi figliastri pertanto non hanno alcun diritto di pretenderne il rilascio.
Il suo diritto di proprietà sulla casa è pari ad 1/3 (se suo marito non ha lasciato disposizioni testamentarie), i rimanenti 2/3 spettano ai figli (in sostanza 1/3 ciascuno).
Se essi hanno case di loro proprietà è evidente che la casa paterna sarà considerata seconda casa.
Sperando di esserle stata utile, la saluto cordialmente.
Avv. M. Valentina Caredda