Diritto del Lavoro - Diagnosi di Sindrome di Burnout
Inviata da ANTONELLA VALSECCHI. 29 giu 2020
Buongiorno, di recente ho ricevuto una diagnosi di sindorme di burnout in forma severa, dopo avere eseguito il test previsto. Premetto che già da qualche tempo sono assente dal lavoro a causa di una persistente forma depressiva, situazione della quale il mio datore di lavoro (settore privato) è regolarmente a conoscenza. Non ho nessuna intenzione di rivalermi in alcun modo sulla mia azienda, ma vorrei essere preparata nel caso di un confronto con i miei superiori. Ringrazio per l'attenzione e resto a disposizione per ogni evenienza. Un cordiale saluto.
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Buonasera Signora,
bisogna vedere che tipo di contestazione le verrà fatta dall'azienda, e se le verrà fatta.
Se necessita di assistenza legale mi contatti, sarò lieto di approfondire la questione.
Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Avv. Fabio Casaburo
Gentile Signora,
gli elementi da Lei forniti non sono molti.
E' necessario comprendere come la patologia che Le è stata diagnosticata incida sulla Sua capacità lavorativa in generale e in particolare con le mansioni da Lei svolte. Qualora non potesse più essere assegnata alle attuali mansioni, si dovrà stabilire se nell'azienda ci sono altre mansioni cui può essere assegnata.
Inoltre, sarà importante capire se la patologia di cui soffre, Le dà il diritto di usufruire della L. 104/92. A tale scopo dovrà inoltrare la domanda di invalidità.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, Le porgo i migliori saluti.
Avv. Manuela Lamberti
Gentile signora Valsecchi,
innanzitutto non vi sono elementi per comprendere se è già stata diagnosticata la riduzione della capacità lavorativa cioè la invalidità relativa per farla rientrare nella categoria della Legge 104 che Le da diritto a permessi retribuiti , alla possibilità di scegliere la sede di lavoro e nel caso a rifiutare un trasferimento .
Effettuata questa premessa, è senz'altro valida la ipotesi di andare all'incontro anticipando che verrà accompagnata da un legale di sua fiducia che dovrà esaminare gli aspetti della sua fattispecie e comprendere se il datore di lavoro ha già rivelato le sue intenzioni.
A disposizione per una consulenza più approfondita.
Cordiali saluti
Buongiorno.
La situazione da lei raccontata meriterebbe un miglior approfondimento e studio del caso concreto.
Tuttavia, sulla base degli elementi che ha fornito, posso evidenziarle che sarebbe importante stabilire la compatibilità delle sue mansioni con il suo stato di salute (verifica che dovrebbe essere effettuata da un medico del lavoro).
Se dall'esito risultasse compatibile non sussisterebbero problemi a continuare nella sua attività lavorativa.
Diversamente occorrerà valutare la possibilità per il suo datore di lavoro di adibirla a diverse mansioni compatibili con il suo stato di salute.