Diritto di abitazione per contratto e morte del concedente

Buonasera Mario,
in linea di massima, la morte del concedente non implica l'estinzione del diritto di abitazione. Diverso sarebbe se a morire fosse il titolare del diritto di abitazione.
Tuttavia, se non intende accontentarsi della regola generale, sappia che per rispondere al meglio al suo quesito è necessario poter leggere gli atti costitutivi del diritto di abitazione.
Si rivolga con fiducia ad un legale, il costo modesto di un parere sarà pienamente ripagato dalla consapevole conoscenza della propria situazione e dei possibili sviluppi conseguenti alla morte del concedente.
A disposizione, anche tramite email (duiliocuoci@gmail.com)
Cordiali Saluti
Avv. Duilio Cuoci

Buongiorno sig. Mario,
salvo particolari clausole estintive, la risposta, come le hanno già detto é si. Tuttavia potrebbe esserle di utilità sapere che é un diritto "elastico". Per capirci, Il diritto di abitazione su un castello costituito in favore di una famiglia di 3 persone non si estenderà ragionevolmente all'intero immobile.
Cordiali saluti
Avv Gianfranco Gesino per Studio Legale Calderazzo

Egregio sig.Mario,la morte del concernente non estingue il diritto di abitazione.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli.

Buongiorno,
Si il diritto di abitazione è a vita (del soggetto che lo riceve) salvo rinuncia.
Cordiali saluti
Avv. Jacopo Pepi, Firenze

Buongiorno Mario,
le rispondo affermativamente. Il diritto di abitazione si estingue con la morte del suo titolare oppure se questi vi rinuncia.
Se desidera ulteriori informazioni può contattarmi, anche telematicamente.
La saluto cordialmente
avv. Lidia Mussi