Buongiorno sto facendo la pricedura per il divorzio breve, premetto che con mio marito sono 3 anni che nn ci frequentiamo più, il 13 settembre in comune davanti ad un pubblico ufficiale ho firmato la separazione. Il 20 ottobre (trascorso il canonico mese) vado a riformare i documenti per presa coscienza della separazione per poi ripresentarsi tra 6 mesi per il tanto atteso divorzio...ma qui casca l'asino. Il mio futuro ex marito può risposarsi la settimana dopo mentre io perché sono una donna devo aspettare 6 mesi....si chiama discriminazione sessuale! Se voglio sposarmi prima dei sei mesi devo andare tramite il giudice (spendere altri soldi) dove può certificare che non sono in stato interessante e darmi la benedizione.....ma stiamo scherzando??
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Buongiorno Signora Cristina.
Per quanto le sembri contorta la Legge in tal senso non discrimina la donna, ma tende semplicemente a tutelare eventuali figli che dovessero nascere a cavallo tra una separazione e un matrimonio prematuro e le relative conseguenze per quanto riguarda la paternità.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
La natura, ha resi diversi gli uomini e le donne, anche se molte donne ancora non ci credono. Suo marito può sposarsi subito perché è maschio e non può rimanere "incinto". Lei invece è donna e entro nove mesi dal divorzio potrebbe rimanere incinta per un rapporto avuto dopo il divorzio. Poiché diventa incerta la paternità del nascituro la legge impone alla donna di attendere nove mesi prima di potersi sposare. Questa è una norma che non è più stata modificata dalla stesura del dice civile del 43. Oggi con la possibilità della ricerca di paternità sarebbe opportuno cambiare la norma
Ma i nostri amministratori non ci hanno ancora pensato.
Buongiorno signora è la legge purtroppo non è discriminazione sessuale speriamo che ci siano modifiche resto a sua disposizione per ogni cosa.
Distinti saluti
Avv.Giovanna Oriani
Oltre a quanto esattamente affermato dal Collega, aggiungo che , in assenza di alcuna convivenza dopo la separazione sarà possibile rivolgersi al Tribunale civile per ottenere l'autorizzazione al matrimonio in deroga al detto divieto di nuove nozze
Saluti cordiali
Avv.Antonio Cesarini
Gentile signora Cristina,la normativa richiamata non scaturisce da intenti discriminatori ma dalla volonta' di evitare confusioni in ordine alla attribuzione della paternita';forse l'evoluzione dei costumi ed il progresso della scienza potrebbero suggerire una modifica della norma.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli