Devo fare la divisione giudiziale di due case con mio cognato. Io e mia moglle vogliamo andare davanti al mediatore, tra l'altro obbligatorio, per formalizzare eventuali accordi. In caso di mancato accordo vogliamo procedere con la divise giudiziale. Il nostro attuale avvocato ci ha proposto un accordo diretto con mio cognato per dare l'incarico di vendita ad un'agenzia. Noi non vogliamo questo accordo ma lui sostiene che solo se questo accordo non si realizza si può andare davanti al mediatore. È vero? È possibile iniziare la controversia partendo subito dal mediatore senza dover fare accordi prima? Grazie
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Egr. signore,
ai sensi dell’articolo 5 del d.lgs. n. 28 del 2010, la mediazione si pone come condizione di procedibilità per l’avvio del processo di divisione giudiziale.
Ferma restando la prima affermazione, tuttavia nulla impedisce ai comunisti di trovare un accordo che consista nel dare congiuntamente incarico ad un’agenzia di vendere e ripartire il ricavato in quote già concordate. Ovviamente ove tale accordo non ci sia, o comunque, ove si renda necessario iniziare un processo in Tribunale per lo scioglimento della comunione si dovrà espletare la mediazione preventiva obbligatoria
Cordialmente,
Avv. Giovanni Babino
Buongiorno Signor Massimo.
No, non è necessario tentare un accordo per procedere con la mediazione.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
gentile De Pellegrin,
la mediazione è obbligatoria se considerata condizione di procedibilità per un futuro giudizio di divisione, vale a dire che se non deciderete di proporre azione di divisione dinnanzi al Giudice la mediazione assume solo l'aspetto di una possibile soluzione della controversia ma non diventa obbligatoria.
Personalmente ritengo che la mediazione sia uno strumento utile e risolutivo in tempi brevi di questioni annose.
Il mandato all'agenzia per la vendita degli immobili non è un passaggio obbligato e sicuramente non è necessario andare in mediazione con un preaccordo.
avv. marina ligrani
Buon giorno, la risposta che le hanno dato non è corretta. Infatti Lei non solo può ricorrere alla mediazione perchè indispensabile per un futuro giudizio, ma anche per sua volontà , inquanto ritiene che il mediatore possa aiutarvi a raggiungere accordi per evitare il giudizio. Questo in effetti sarebbe lo spirito della mediazione, non quello di una inutile perdita di tempo come viene ritenuta dalla maggior parte degli avvocati. La mediazione costituisce l'opportunità di raggiungere un accordo più utile per le parti, in meno tempo e con meno spesa.
Più utile vuol dire ciò che interessa alle parti e che loro hanno deciso, e non quello che un terzo, il giudice, ha loro imposto.
Tutto dipende , ovviamente, dalla volontà e disponibilità delle parti e dalla capacità del mediatore. Proceda per questa via, e se l'avvocato non ci crede, lo cambi. Credo che a lei interessi ottenere ciò che le serve in un tempo utile e non certo , un risultato non utile tra alcuni anni. Mi faccia sapere come è andata. Cordiali saluti Cristina Materazzi
Le parti possono sempre mettersi d'accordo ed evitare spese soprattutto quelle che sono necessarie in caso di divisione che non sono affatto di poco conto; anche la mediazione ha un costo discreto. Il suo avvocato è prudente ed ha ragione se le parti concordano per una via transattiva che preveda l'incarico ad una agenzia per una vendita nel caso la divisione non possa prescindere da tale operazione.
Avv. Giuseppe Pigliapoco
Macerata
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Può procedere con la mediazione e in caso di mancato accordo rivolgersi al Giudice.
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Assolutamente no. Di fatto già non si è realizzato non volendo voi accettare di dare incarico ad agenzia. Potete procedere direttamente con un mediatore. Sicuramente ci sarà stato un fraintendimento con il Vostro legale che vi avrà detto di poter procedere direttamente.
Buongiorno
La volontà delle parti supera tutto ma se voi non volete vendere ma mantenere la proprietà allora dovete ricorrere alla mediazione prima poi in tribunale
Distinti saluti
Avv.Giovanna Oriani
Buongiorno,
ovviamente la volontà delle parti supera ogni contrasto. Tuttavia se la vostra decisione non è quella di vendere le case ma di mantenerne la proprietà dovete per forza procedere giudizialmente passando per la mediazione.
Cordiali saluti. Avv. Maria della