Divisione ereditaria fra tre fratelli di un appartamento
Inviata da luciano brandolino. 19 giu 2015
Eredità
3 fratelli ereditano in parti uguali un appartamento indivisibile, contro uno di essi vi è una causa in corso poichè si è appropriato di una ingente somma di denaro illegalmente del de cuius, si può bloccare la divisione ereditaria? altrimenti gli altri 2 su che cosa si possono rivalere se non sul 1/3 del fratello chiamato in causa che non ha niente da perdere? se non si fa la divisione perchè la casa si deve vendere per forza all'asta? grazie
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Egregio Sig. Luciano,
Accertata l'indebita appropriazione di somme del de cuius da parte di uno dei coeredi, si può esperire un azione esecutiva sia sulla quota del bene indiviso che su altri, eventuali, beni del coerede.
Qualora, invece, l’indebita appropriazione non sia ancora stata accertata si può provare a chiedere un sequestro conservativo sulla quota del bene indiviso.
In merito alla divisione dell’immobile, in assenza di accordo, ciascun coerede potrà chiedere la divisione giudiziale che si realizza con il riparto della somma ricavata dalla vendita all’asta dell’immobile.
Se desidera un parere più dettagliato non esiti a contattarmi tramite i recapiti pubblicati su questo portale.
Cordiali saluti.
Avv. Lucilla Navarra
Dovete precisare il nome di chi ha intentato la causa a Vs. fratello. Se siete Voi gli attori, non potrebbe essere indispensabile procedere alla divisione. Potrete espropriare la quota del fratello.
Comunque, dovete essere più precisi, indicandomi almeno l'ammontare del debito di Vs. fratello ed il nominativo del creditore.
Cordiali saluti.
Avv. Luciano Chiarini
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La prima questione da verificare è se l'indebita appropriazione di somme del de cuius sia o non sia un fatto giuridicamente accertato. Se lo è, possono da subito essere attuate azioni esecutive che è possibile esperire sia sulla quota dei beni indivisi, sia sul singolo bene attribuito al condividente. Se non lo è, può verificarsi la possibilità di richiedere un sequestro cautelare, che - come per le azioni esecutive - può esperirsi sia sulla quota, sia sul bene. Come vede, rispetto al recupero delle somme sottratte al de cuius è abbastanza indifferente che la divisione si realizzi o non si realizzi.
Tale divisione, in mancanza di accordo, dovrà essere necessariamente giudiziale e, tenuto conto della indivisibilità del bene, si realizzerà attraverso il riparto del ricavato dai pubblici incanti del bene medesimo.
Cordialmente.
Studio Legale Ercoli
Gent.mo sign, sicuramente il comportamento fraudolento su parte del denaro del de cuius merita approfondimenti; nel caso sia provato e non vi siano altri beni su cui rivalersi,si potrebbe chiedere il sequestro conservativo della parte di abitazione spettante al soggetto. Se desidera un parere dettagliato per poi poter agire in giudizio non esiti a contattarci.
Occorre esaminare le carte in modo da scegliere la strategia migliore (che potrebbe anche essere quella di rimandare la divisione dell'immobile). Cordialmente.
Per determinare la quota ereditaria va sommato al patrimonio ereditario quello che è stato donato in vita e poi vanno sottratti i debiti della massa ereditaria.
Se avete una causa contro il fratello che non ha nulla e che si assume abbia ricevuto già acconti sull'eredità con delle donazioni in vita, bloccare la divisione ereditaria è una garanzia per evitare di determinarsi poi una lesione della quota legittima che compete a ciascun fratello. Per dire se tutto ciò sia possibile bisognerebbe conoscere maggiori dettagli della situazione. Se crede mi contatti tramite il portale.
Cordiali saluti.
Barbara Spinella
Gentile Sig. Brandolino, occorrerà preliminarmente dimostrare l'appropriazione indebita della somma al fine di poter rivendicare qualsiasi cosa.
Cordialmente
Per calcolare il valore delle quote ereditarie è necessario procedere a collazione,ossia aggiungere al relictum ereditario ciò che in vita è stato donato dal de cuius, e poi sottrarre eventuali debiti a carico della massa.
La sua situazione merita di essere approfondita.
Mi contatti pure tramite il portale se necessita di assistenza
Cordiali saluti
Avv Francesca Cardini