Un giudice può stabilire che io debba lasciare casa senza che abbia un altro posto dove andare se non la macchina per poter dormire??? Il giudice mi ha detto un legale che con ogni probabilità assegnerà la casa che io pago con regolare mutuo a mia moglie per nostra figlia minore! Bene, tenuto conto che la mia ex moglie vuole 700 euro di mantenimento sia per lei che per nostra figlia e io pago un mutuo di 500 euro percependo 1400 euro al mese, domando: com'è possibile intanto che senza aver mai tradito o aver commesso nulla che io possa avere colpe devo essere condannato a versare 700 euro al mese più altre spese e al pagamento del mutuo e lasciare la casa???? È possibile ke su 1400 euro nette al mese resti con 200 in mano e per di più senza un Tetto?? A chi devo appelarmi?? Dove dovrei andare a dormire??? Come dovrei mangiare?? Non ho parenti e sono solo, inoltre mia moglie della parola lavoro non ne vuole santire nemmeno parlare, lei a 34 anni e ha lavorato per anni in modo regolare. Oggi però la stessa mi ha fatto intendere che al fine di prendere il mantenimento se ne infischia delle nuove sentenze "ove alla donna è possibile non versare l'assegno sei la stessa sia nelle possibilità di poter lavorare"! La stessa ha 34 anni per come detto solo nostra figlia di 5 anni e gode di ottima salute, perché non potrebbe trovarsi? Non sia il caso che il giudice non mi condanni sin da subito per questo?? A cosa servono le sentenze della cassazione se nn vengono Applicate??? Se ho capito bene mia moglie non vuole andare a lavorare poiché le conviene percepire 700 al mese per entrambi più la casa pagata.
AVVOCATI TUTTO QUESTO È POSSIBILE??? E SE MI LICENZIASSI E NON PRENDEREBBE NULLA??? PERDEREBBE ANCHE LA CASA!
CHE MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISTEI!!!!
datemi gentilmente delle risposte al più presto!
Grazie anticipate
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Buongiorno signor Ernesto,
le richieste di sua moglie non c'entrano niente con quello che verrà deciso dal giudice.
In ordine al mantenimento per sua figlia, che è dovuto, il Giudice deciderà in base al suo reddito e non in base a quello che dice sua moglie.
Per quanto riguarda il mantenimento richiesto da sua moglie, invece, non è certo detto che le venga riconosciuto visto che è giovane e può andare a lavorare, considerato, peraltro, che in passato ha già lavorato, ma, in ogni caso, sarebbe sempre in proporzione del suo reddito.
La casa coniugale, di solito viene sempre assegnata al coniuge collocatario del minore a tutela di quest'ultimo.
Si faccia seguire da un avvocato in modo da arginare le pretese di sua moglie.
Rimango a disposizione e La saluto cordialmente.
avv. Liana Bauccio
Buongiorno
Lei si deve rivolgere ad un avvocato della sua zona che la sappia tutelare e consigliare .Così non posso date un parere esaustivo.devo avere più chiarimenti.Avv Giovanna Oriani
Gentile Sig. Ernesto,
la casa coniugale di regola viene assegnata al coniuge collocatario, cioè a colui a cui vengono assegnati i figli.
Per quanto riguarda il mantenimento, l'ammontare dell'assegno in favore di Sua moglie e di Sua figlia sarà stabilito dal Giudice e, senza dubbio, sarà inferiore ai richiesti 700,00 euro, tenuto conto dell'entità dello stipendio e del fatto che Lei non è titolare di altri beni di sorta, a parte la casa coniugale; ritengo, anzi, che vi siano i presupposti per il solo riconoscimento dell'assegno in favore della minore; si rivolga ad un buon legale e, soprattutto, cerchi di acquisire la necessaria forza d'animo e la serenità per affrontare la gravosa situazione.
Cordialità
Avv. Alessio Scatigna
Buongiorno,
molto brevemente: l'assegnazione della casa coniugale alla minore (e conseguentemente a sua moglie che convive con la minore) è una misura di protezione a tutela della bambina e come tale ritengo che qualsiasi Giudice provvederà in tale senso. Per quanto riguarda il mantenimento invece, al di là delle richieste formulate da sua moglie - che sembrano assolutamente sproporzionate - il Giudice dovrà tenere in considerazione il suo stipendio - anche in considerazione dell'assegnazione della casa coniugale. Le sentenze di Cassazione a cui lei si riferisce parlano di assegno divorzile, diverso dall'assegno di mantenimento in fase di separazione.
Ad ogni modo resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti
Avv. Marco Dieni