Mi sono separata da mio marito dopo che commise una rapiba proprio negli uffici dell agenzia per la quale lavoravo causandomi non pochi problemi. La separazione e stata consensuale . Ora però i nostri rapporti sono pessimi . Lui non si è mai minimamente pentito di ciò che ha fatto. Anzi addebita colpe imnaginarie a me e a tutta la mua famigla. Purtroppo sembra una patologia molto comune di narcisismo perverso per cui queste persone attribuiscono sempre ad altri le cause delle Loro azioni ma provare questo in un tribunale non e facile in quanto non ho prove effettive da presentare e i narcisisti sono abilissimi manipilatiri. Io ho smesso di avere contatti con lui tra un mese chiedero il divorzio sperando di chiudere definitivamente questa storia . Non so se accettera come spero un divorzio consensuale. In caso non accettasse e mi costringesse ad un giudiziale posso chiedete l addebito per la rapina che ha commesso?
Grazie a chi può darmi qualche consiglio
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buona sera, da quello che leggo lei si è già separata consensualmente, quindi, in sede di divorzio, non può chiedere l'addebito in quanto non è previsto l'istituto del "divorzio con addebito" ma solo della "separazione con addebito".
Questo non vuol dire, però, che non si possa chiedere, in sede di divorzio, di modificare quanto è stato stabilito al momento della separazione (per esempio l'assegno di mantenimento). Ovviamente dovrà dimostrare che le condizioni della separazione non vanno più bene (per esempio in quanto ha subito una riduzione del suo stipendio o ha perso il lavoro).
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Avv. Alberto Alvazzi del Frate
Buongiorno,
in sede di divorzio non si può chiedere l'addebito.
Qualora le condizioni economihce fossero le stesse della separazione e suo marito si rifiutasse di addivenire ad un divorzio congiunto lei può chiedere la condanna di suo marito a rifonderle le spese e compensi del legale.
Cordialità
avv. Emanuela Costa
Venezia
Gentile Sabrina,
Non comprendo se il suo ex abbia cattivi rapporti con lei o disattenda disposizioni della separazione,in ogni caso lei dovrà,in caso di divorzio giudiziale,chiedere che venga sottoposto a revisione tutto quello che in sede di separazione è stato valutato posto che le condizioni attuali si siano modificate in senso peggiorativo per lei.
Avv. Marina Ligrani
La pronuncia di addebito della separazione viene emessa a carico del coniuge che, con il suo comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio, causa la separazione stessa.
Nel suo caso mi pare di capire che proprio il reato commesso da suo marito, per giunta presso il suo luogo di lavoro, sia stato l'elemento scatenante della separazione. Tale comportamento, emblematico di quella che lei definisce "personalità narcisistica" potrebbe configurarsi come grave violazione dei doveri coniugali tale da giustificare l'addebito.
Tenga comunque presente che questo tipo di valutazione è abbastanza complesso e va argomentato bene, conoscendo a fondo i fatti specifici della sua vicenda coniugale.
Quelle che le ho fornito, quindi, vanno intese come indicazioni di massima.
Resto a disposizione per ogni eventuale ulteriore necessità.
Saluti.
Avv. Fabrizio Gareggia