Buongiorno,
mia moglie dopo una separazione consensuale senza richieste economiche chiede in sede di divorzio un mantenimento. Mia moglie è insegnate con un buon stipendio, è proprietaria della casa riscattata da me senza mutuo più 50% di un immobile a Genova. Io sono medico e dopo le decisioni in sede di separazione ho comprato casa con un mutuo ventennale. Può in questa situazione senza figli e senza variazioni del suo ottimo stato economico chiedermi soldi dicendo che al momento della separazione non era lucida?
Grazie
Giuseppe
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Buongiorno.
Le condizioni di separazione non possono essere modificate dal Tribunale sulla base di un sostanziale "ripensamento" o "pentimento", affermato da chi non ritenga, come Sua moglie, di essere stato "sufficientemente lucido" nel sottoscrivere determinate condizioni. Ciò, a meno che non si tratti di condizioni che riguardano la prole, la cui tutela deve comunque essere sempre assicurata dal Tribunale e che non può essere pregiudicata da eventuali decisioni sbagliate dei genitori.
Pertanto, per decidere in merito alla richiesta di Sua moglie di attribuzione di un contributo divorzile, il Tribunale dovrà valutare se vi siano eventi sopravvenuti (c.d. quid novi) rispetto all'epoca della separazione, tali da giustificare la domanda.
Sottolineo inoltre che l'assegno divorzile ha una natura "assistenziale" diversa dal contributo al mantenimento della separazione.
Sulla base di quanto Lei ha scritto, ferma restando la necessità di un accurato approfondimento della situazione, non ravvedo i presupposti per un'attribuzione.
I miei più cordiali saluti
Avv. Raffaella Angelica Molendini - Milano
Occorre innanzi tutto considerare le condizioni al momento della separazione. Se non sono mutate rispetto ad ora, non vi sarebbe diritto di ottenere un mantenimento, per quanto l'assegno di divorzio abbia una differente funzione, volta anche a mantenere il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio. Ritengo tuttavia che l'aver rinunciato ad un mantenimento in sede di separazione, renda più difficile ora per sua moglie pretendere l'assegno divorzile.
Resto a disposizione
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Buongiorno,
il presupposto per poter chiedere una modifica delle condizioni raggiunte in sede di separazione è che vi sia un mutamento delle condizioni economiche di uno dei due coniugi rispetto ai precedenti accordi raggiunti in sede di separazione.
In questo caso, ritengo, pertanto, che sua moglie non rientri nell'ipotesi sopra illustrata.
Resto a disposizione. Cordialmente.
avv. stab Michela Parzani
Gentilissimo Beppe,
se, rispetto alla separazione, non e' intervenuto un mutamento delle circostanze, e' assolutamente improbabile che l'Autorita' Giudiziaria , in sede di divorzio, accolga la richiesta economica di Sua moglie. In particolare non puo' trovare fondamento l'argomento di Sua moglie di una presunta mancanza di "lucidita' all'epoca della separazione atteso che, mi immagino, sia stata assistita da un Avvocato.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
ANdrebbe valutata la situazione nel complesso.
Tuttavia se Sua moglie è in un buono stato economico e non necessita di assistenza economica da parte Sua, non parrebbero ricorrere i requisiti per la dell'assegno divorzile che ha a che fare con l'assistenza e non il tenore di vita come in fase di separazione.
Probabilmente sta tentando di ottenere qualcosa che non aveva considerato di volere in fase di separazione.
Tuttavia andrebbe valutata la situazione nel complesso, ma da come racconta Lei mi sentirei di dirLe di stare tranquillo.
Se necessita di ulteriori informazioni, mi contatti pure tramite il portale.
Cordiali saluti.
Barbara Spinella