Buongiorno,
Purtroppo credo che il mio matrimonio sia abbastanza vicino al capolinea, e vorrei sapere cosa aspettarmi e come procedere.
Le generalità della situazione sono:
Io sono un impiegato di un’azienda Italiana espatriato all’estero, per cui rientro in Italia non più di cinque volte l’anno. Al meno sarà cosi fino alla prossima primavera.
Noi ci siamo sposati cinque anni fa, con la condivisione dei beni, e per fortuna non ci sono figli.
Fondamentalmente ci sarebbe da dividere la macchina, acquistata dopo il matrimonio, intestata a lei. E la casa anche questa comprata dopo il matrimonio con un mutuo, intestata 70% a me e 30% a lei.
Possiamo essere considerati una famiglia monoreddito visto che ha sempre lavoricchiato poco ed io negli ultimi 2 anni ho guadagnato bene poiché sono espatriato.
Grazie
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Le ricordo che ai fini del mantenimento, i coniugi devono presentare la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni. Quindi se la sua consorte ha lavorato in nero, certamente potrà dimostrare di non avere reddito alcuno e chiedere l'assegno di mantenimento in proporzione del reddito da lei dimostrato che , a suo dire è cospicuo.
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Prima ancora di pensare che finendo si finirà con il fare la guerra per macchina, soldi e mantenimento, sono dell'idea che bisogna essere convinti che ormai non si possa fare nulla per salvare il rapporto. Fatto questo il modo migliore per separarsi è farlo consensualmente, presso il mio studio è possibile avere assistenza anche e proprio in relazione agli aspetti economici. Si studiano soluzioni che non gravino troppo sul coniuge (pagatore) ma che tengano correttamente conto delle esigenze e richieste dell'altro coniuge.
Avv. Carolina Belfiore
Buongiorno.
Senz'altro, come prima ipotesi, s potrebbe prospettare una separazione consensuale.
Contatti un legale del Suo comune di residenza che attrae la competenza territoriale del Tribunale.
I tempi sono abbastanza brevi; di solito il procedimento si svolge in un'unica udienza a distanza circa di tre mesi dal deposito del ricorso.
Resto a disposizione e porgo i migliori saluti.
Avv. Cristina Baglivo del Foro di Firenze
Buongiorno,
in linea con quanto gia' anticipato dai miei colleghi, in assenza di particolari motivi di conflitto, si potrebbe procedere a una separazione consensuale. Puo' contattare il nostro studio per analizzare piu' a fondo la situazione e procedere alla redazione dei documenti necessari per rendere effettiva la separazione. Un saluto
La situazione da Lei sommariamente descritta induce a ritenere che sia possibile giungere ad una separazione consensuale. A tale riguardo lei e Sua moglie dovreste accordarvi o sullo scioglimento della comunione dell'abitazione familiare e stabilire chi tra voi due nel frattempo continuerà ad abitarvi.
Ritengo anche assai probabile che un contributo al mantenimento di Sua moglia debba essere previsto. In ogni caso, sarebbe opportuno un incontro per valutare se davvero sia possibile arrivare ad un'intesa che consenta la separazione consnsuale
Avv. Marco Rigoni
La prego di specificare se il regime patrimoniale dei coniugi è quello della separazione o della comunione dei beni .da ciò dipende la mia risposta
cordialmente
Avv Alessandro Caretta
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Prima di procedere con il divorzio occorre separarsi. Se riuscite a trovare un accordo sul contributo per il mantenimento di sua moglie, che credo richieda visto che non lavora, è possibile procedere con quella consensuale, certamente meno costosa. Si può anche verificare se presso il tribunale di sua competenza è possibile effettuare anche il trasferimento dei beni, ossia inserire nell'atto la casa di abitazione e trasferirla, in luogo dell'atto notarile, ad uno di voi, secondo gli accordi che trovate. In tal caso è tutto esente di imposte e non occorre rivolgersi ad un notaio. A disposizione per chiarimenti. Saluti
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Se il regime patrimoniale del matrimonio è quello della separazione dei beni a lei conviene pagare l'equivalente del valore della metà dell' immobile detraendo il 30% dell'importo del mutuo. Se sua moglie non ha mezzi di sostentamento dovrà pagare gli alimenti
A sua disposizione invio cordiali saluti
Avv . Alessandro Caretta
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Buongiorno, da quello che scrive non ci dovrebbero essere problemi per procedere con una separazione consensuale (invece di una lunga e costosa separazione giudiziale). cordiali saluti. Avv. Luigi Cardillo (per avv. Fratelli)
La prima cosa da fare è capire se esistono le condizioni per separarsi consensualmemente. Poi rivolgersi ad un avvocato il quale valutate le condizioni potrà assistervi. Prima condizione nel caso di specie è capire se entrambi siete autosufficienti economicamente. Il resto verrà da se.
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Buongiorno,
grazie per la Sua domanda.
In primis dovrebbe informare Sua moglie dell'intenzione di separarsi e sentire se anche lei è d'accordo di fare una separazione consensuale.
L'auto intestata a lei rimarrà sua. La casa familiare visto che lei non è mai a casa e vive all'estero la maggior parte del tempo potrà rimanere in uso a Sua moglie. Quanto alla proprietà dovreste decidere se acquistare la quota rimanente attualmente di proprietà dell'altro, ovvero continuare a pagare il mutuo nelle attuali condizioni ovvero se venderla e dividere il ricavato. Quanto al mantenimento, visto che Sua moglie non lavora sarà lei a dover versare una somma a titolo di contributo al mantenimento di lei.
Mi contatti in privato.
Buona giornata
Avv. Giulia Gasparini
Carpi