Divorzio in gravidanza

Inviata da vale. 18 giu 2016 Divorzio

Salve, sono sposata da ottobre 2014. Sono incinta (partorirò approssimativamente il 26 luglio). Vorrei separarmi da mio marito pur amandolo molto perché non riusciamo più ad andare d'accordo. Non voglio che la mia bimba cresca in una casa dove si urla sempre. Viviamo in una casa di proprietà di mio marito ( prima del matrimonio era il proprietario del 70 xcento, il restante era della sua ex compagna e lui lo ha acquistato ad aprile 2015 divenendo l'unico proprietario). Siamo sposati in separazione dei beni. Paghiamo insieme il mutuo che viene scalato dal nostro conto corrente in comune, pur essendo intestato a lui. Siamo entrambi dipendenti pubblici, io attualmente sono in maternità.
Vorrei sapere quali diritti ho, in particolare in riferimento alla casa ( anche se non ho alcun interesse a vivere ancora in questa casa) e soprattutto ai soldi che vi ho investito. E per quanto riguarda la bimba che nascera? Io vivo a Milano, la mia famiglia è in Sicilia. Posso portare la bimba dai nonni ogni tanto, cosa che mio marito assolutamente non vuole?

grazie, distinti saluti.

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Gentile Signora Vale,
innanzitutto, essendo in procinto di mettere al mondo una figlia, mi permetto di consigliarLe di tentare una mediazione familiare, a Milano, penso, che centri che si occupino di ciò ve ne siano e anche di molto validi, a volte le incomprensioni che portano alle continue urla possono essere sopite con l'intervento di un professionista che aiuti la coppia a capirne i motivi ed a risolverli. Questo consiglio in quanto non è giusto che un bimbo cresca in una famiglia monca fin dalla nascita, tutti abbiamo avuto un padre ed una madre che ci hanno cresciuti e, anche se non sempre l'ambiente familiare è sereno, è meglio quello che non avere uno dei due genitori presenti e vederlo unicamente qualche giorno alla settimana.
Ciò detto, e La invito a riflettere su ciò che Le ho detto per il bene di Sua figlia, rispondo alle Sue domande: la casa coniugale normalmente viene assegnata al coniuge presso cui dimora il figlio minore, nel Suo caso a Lei, la proprietà è di Suo marito che l'ha acquistata anche se Lei ha contribuito al pagamento del mutuo, tuttavia potrebbe richiedere la restituzione della parte di mutuo corrisposto con il Suo intervento (la metà di quanto pagato dall'accensione del mutuo ad ora). la bimba potrà portarla dai nonni cui è riconosciuto un diritto oltre che morale anche giuridico alla visita dei nipoti, ma non potrà in tal modo menomare il diritto di visita e, soprattutto, di esercizio del proprio diritto genitoriale al padre che dovrà vederla con regolarità.
Resto a Sua disposizione per ogni eventuale chiarimento e Le porgo i migliori saluti uniti all'augurio per la prossima maternità
avv. Maria Franzetta

Studio Legale Franzetta Dassano Avvocato a Torino

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Buongiorno Signora Vale.
La casa coniugale viene assegnata al coniuge che vive con i figli minori (di solito la madre), indipendentemente dalla proprietà della casa.
Per quanto riguarda la bimba è plausibile un affidamento condiviso (a meno che il padre abbia comportamenti contrari al normale sviluppo psico-fisico della minore) con collocazione di solito con la madre e contributo al mantenimento a carico del padre fissato in base ai propri redditi, nonché diritto di visita del padre.
Può portarla dai nonni, a meno che ciò non sia pregiudizievole per la piccola.
Resto a disposizione in caso di necessità ed invio distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba

Anonimo-155490 Avvocato a Brescia

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Gentile Signora Vale,
anche se l'abitazione coniugale è intestata a Suo marito, presumibilmente in caso di separazione, sarà assegnata a Lei se la bimba che nascerà vivrà con Lei.
Per quanto attiene alla circostanza che Lei paga metà del mutuo, pur non essendo proprietaria, la relativa questione dovrà essere risolta o con la restituzione a Lei delle somme versate per il pagamento del mutuo oppure con l'acquisto dell'abitazione da parte sua, con detrazione dal prezzo dell'immobile delle somme da Lei anticipate per il mutuo.
Infine, pur considerando che Suo marito conserverà diritto di visita e di incontro con la minore, Lei potrà certamente recarsi per brevi periodi a far visita ai nonni della bimba in Sicilia, dovendo tuttavia comunicare i Suoi spostamenti a Suo marito, con possibilità per lo stesso di mantenere contatti telefonici dello stato della bimba.
Un cordiale saluto.
Avv. Alfredo Guarino
Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Buongiorno,
La casa viene assegnata a coniuge affidatario con prole. Può chiedere risarcimento danno e mantenimento. In questo caso però visto che la bimba è piccola si cerca di venire ad un accordo in Italia esiste l'affitto condiviso con residenza privilegiata in questo caso presso la madre.
Il mio studio si occupa di questo se vuole può contattarmi
Distinti saluti

Avv.Giovanna Oriani

Avv. Giovanna Oriani Avvocato a Napoli

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Buon giorno, Lei può decidere di separarsi da suo marito quando vuole, e le ragioni per cui prende questa decisione sono assolutamente personali e nessuno può entrare nel merito. quanto agli aspetti economici, Lei può richiedere di rimanere nella abitazione coniugale e continuale a pagare il mutuo insieme a suo marito ( fino alla estinzione), fino alla autonomia economica del figlio. Potrete poi decidere in qualsiasi momento, e di comune accordo, di vendere l'immobile e dividere il ricavato ( tolto il mutuo se ancora non estinto), oppure che un coniuge rilevi la quota dell'altro. per quanto ai diritti di visita , vi potete accordare come ritenete opportuno, e Lei, quando il bambino sarà con Lei, potrà tranquillamente decidere dove lo vuole portare. il padre avrà solo diritto di lamentarsi se i viaggi del bambino dovessero pregiudicare i suoi diritti di visita. Importante è che in fase di separazione vi siano accordi precisi e fatti attraverso un avvocato che ,conoscendo le problematiche che potrebbero sorgere, possa prevederle e prevenirle cordiali saluti

Avv. Cristina Materazzi Avvocato a Lecco

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Buongiorno
La casa verrà assegnata alla madre presso la quale ci sono i figli naturlmente le altre questioni dovrebbero essere decise o consensualmente oppure decise dal giudice.Quando ci sono bambini così piccoli si cerca sempre di trovare un accordo
DISTINTI SALUTI
AVV.GIovanna Oriani

Avv. Giovanna Oriani Avvocato a Napoli

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Buongiorno Vale,
Normalmente la casa coniugale viene assegnata alla madre presso la quale abitano stabilmente i figli minori ed il padre ha diritto di visita verso i figli ed è obbligato a mantenerli economicamente.
Ovviamente dovranno essere decise anche le questioni economiche relative ai soldi versati per l'acquisto della casa e il pagamento del mutuo residuo.
Le decisioni e soluzioni da prendere potrebbero essere diverse a seconda delle due necessità e di ciò che lei vuole perché mi pare di capire che lei non vuole rimanere nella casa coniugale.
Si rivolga ad un legale per farsi chiarire tutti gli aspetti della separazione.
Cordiali saluti.
Avv. Maria Croce

Anonimo-158074 Avvocato a Pescara

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la casa coniugale viene assegnata su richiesta al coniuge con prole.
Può chieder i danni ed il mantenimento.
In Italia si può andare dove si vuole. In Europa la circolazione è libera.
Saluti

Anonimo-161136 Avvocato a Belluno

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