Buongiorno, in data 11 dicembre 2014 è stata omologata la mia separazione consensuale dove lascio alla moglie diritto di abitazione vita natural durante della casa di nostra comune proprietà, dove abita anche un figlio, ora maggiorenne. Pago 3/4 di assicurazione vita del figlio fino al 2018, data di riscossione a carico del figlio. Passo mensilmente 300€ di cui 100 per figlio e 200 per moglie.
Sono impiegato statale e tra 10 anni andrò in pensione, dando a mia moglie la sua parte del mio Tfr anche se non l'ho messo per iscritto sulla separazione. Volendo però che resti valido solo per i 19 anni di matrimonio e non oltre, voglio chiedere il divorzio. Tra prestiti fatti, affitto e spese per avvocato per la separazione non ho più possibilità per permettermi un legale. Ammesso che mia moglie mi conceda divorzio senza cambiare i termini ad oggi pattuiti, e volendo fare divorzio congiunto in comune, come posso fare? La mia situazione sopra descritta, me lo permette? A chi mi posso appoggiare a Genova? Devo comunque chiedere aiuto a un avvocato? Quanto mi può' costare tutto se non ci sono intoppi? Grazie.
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Gentile signor Gianpaolo,
ella può chiedere il patrocinio a spese dello Stato giustificando tutte le spese a cui va incontro sperando che glielo concedano perché il limite di reddito per poter accedere è di €.11.000,00 circa. In ogni caso dovrà per forza rivolgersi ad un avvocato di Genova. Se non conosce nessuno può recarsi al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e farsene consigliare uno dal Consiglio.
A disposizione per chiarimenti La saluto cordialmente
Avv. Liliana Macheda
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Gentile Gianpaolo,
Lei può ottenere il divorzio per il tramite di un ricorso giudiziale (dinnanzi al tribunale competente ) per il tramite di un avvocato e, se ci sono i presupposti ,potrà accedere al gratuito patrocinio così da non sostenere alcuna spesa.
Altrimenti potrà scegliere tra due nuove opzioni, che riducono notevolmente i tempi e i costi della procedura: la negoziazione assistita da avvocati (art. 6, D.L. 132/2014) e la conclusione di un accordo presso l’ufficio dello Stato Civile, in presenza di determinate condizioni.
Gentilissimo Gian Paolo,
sulla base di quanto precisa, purtroppo non è possibile procedere col divorzio dinanzi al Sindaco ma dovrà comunque essere assistito da un Avvocato dinanzi al Tribunale competente oppure in regime di negoziazione assistita c.d familiare.
Se vorra potrà contattarmi in forma riservata e sarò lieta di redigere un preventivo applicandoLe un trattamento di favore. Nella stessa occasione, se vorrà, sarò disponibile a fornirLe una consulenza sulla procedura di divorzio.
A Sua completa disposizione.
Cordialmente.