Buongiorno,
stiamo avviando una separazione consensuale. Ci stiamo accordando sulle varie divisioni patrimoniali di tutto cio che possediamo. Attualmente viviamo nella stessa casa, acquistata circa 20 anni fa, in regime di separazione dei beni ma con quote di proprieta sul rogito pari al 70% per lui e 30% per me. Ora abbiamo stabilito che la casa resterà a lui, insieme alle ns. due figlie ormai maggiorenni. Come posdo cedere la mia quota di proprieta? L’accordo verbale tra noi, è quello che io doni la mia parte di casa in cambio di una somma, tra i 30.000 e 40. 000 euro, che ad ogni modo non è il valore del 30% di possesso(l’immobile è valutato circa 280/290 mila euro). Come è possibile proceder x fare in modo che lui abbia la totale proprietà della casa e io la quota stabilita senza incorrere in errori fiscali in seguito ad eventuali controlli? Ringrazio per l’attenzione! Buona giornata
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E' possibile trasferire la quota della casa nella separazione consensuale, il cui ricorso va preparato in certo modo con formule "notarili" e a quel punto il Tribunale funge da notaio. Vi sono anche sconti di imposta
Resto a disposizione
Gentile signora Simona,ceda la Sua quota di proprietaria valore indicato dalla Agenzia delle Entrate per case similari nella stessa zona. Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Gentile Signora Brambilla,
non si deve preoccupare di controlli fiscali poichè nell'ambito di una separazione ciò che conta è l'accordo tra i coniugi.
Dovrà quindi essere previsto nell'accordo l'obbligo di trasferimento della quota di sua proprietà a favore di suo marito. Il Dovrete quindi rivolgervi ad un notaio per il relativo passaggio di proprietà atto soggetto a tassazione agevolata. Dovrete concordare anche chi pagherà il compenso professionale tra le condizioni di separazione.
Sono a disposizione per ogni chiarimento
Cordiali saluti
Gentile Simona,
l'accordo verbale che avete raggiunto è sostanzialmente una compravendita. Il problema sta nel fatto che venderebbe la sua quota ad un prezzo di molto inferiore al valore di mercato, rischiando così di incorrere in controlli e sanzioni da parte dell'Agenzia delle Entrate, la quale presume che parte del prezzo, in casi simili, sia stata versata "in nero".
La questione andrebbe analizzata in maniera più approfondita, ma penso che abbia già un legale che la segue, quindi non esiti a domandare al collega tutte le informazioni di cui ha bisogno.
A disposizione per eventuali chiarimenti.
Distinti saluti
Avv. Alessandro Tadei