Dopo la notifica di fine indagine da parte del gip cosa bisogna fare?
Inviata da sandro. 22 nov 2014
Sono stato denunciato per violenza sessuale, ora mi è arrivata la notifica di fine indagine.
Ho ritirato il fascicolo con le conclusioni e il mio avvocato mi consiglia di non presentare nessuna difesa e aspettare il processo.
In questa maniera non informiamo il denunciante delle nostre strategie di difesa.
Il tutto mi sembra assurdo visto che io sono innocente, che mi consigliate? devo parlare col gip o aspettare il dibattimento?
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Certamente dopo la conclusione delle indagini preliminari è possibile impostare una adeguata strategia difensiva. Infatti il legale può anche presentare i risultati di una attività di indagine difensiva o produrre documenti dai quali si evince l estraneità ai fatti. È possibile anche decidere di sottoporsi ad interrogatorio al fine di chiarire la propria posizione. Tale materiale servirà al procuratore titolare dell'indagine ai fini di una eventuale archiviazione e comunque il tutto potrà sempre essere utilizzato durante l'istruzione dibattimentale. Mi faccia sapere, se vuole
Cordiali saluti
Avv. Francesca di Nardo
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Se dal tuo interrogatorio, che puoi chiedere entro 20 gg dalla notifica dell'atto che hai ricevuto, ritieni possano emergere fatti che palesemente possano scagionarti, chiedilo, altrimenti informa adeguatamente il tuo difensore affinché possa per tempo costruire la tua difesa.
Buona sera Sandro, credo che la risposta migliore non ci sia, sono pareri soggettivi per meglio dire strategie , io opterei per un interrogatorio dimostrando che il PM è fuori strada . A disposizione.
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Non sono in grado di risponderLe poichè la mia specializzazione è in ambito civilistico.
Con i migliori saluti. Avv. Alessandro Caretta
Il 415 bis ovvero l'atto di chiusura delle indagini preliminari viene notificato dalla Procura e non dal Gip. La possibilità di essere sentito o di presentare memorie entro 20 giorni non è sempre conveniente. È opportuno invece preparare una buona difesa basata sulla scelta dei propri testimoni e di eventuale documentazione da far acquisire nel dibattimento. Per questo tipo di reato sconsiglio i riti alternativi.
Dopo la notifica dell'avviso di conclusione indagini, l'imputato ha 20 giorni di tempo per svolgere attività difensiva e le varie possibilità sono elencate dal codice di procedura penale.
La scelta di avvalersi di questa facoltà è' strettamente legata agli atti di indagine e non è possibile, allo stato, formulare una valutazione. Quello che posso dire con certezza e' che Lei non può parlare con il Gup. Le Sue ragioni, in assenza
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Buon giorno,
Innanzitutto l'avviso di conclusione delle indagini è emesso dal pm e non dal gip.
Questo é il primo momento in cui un soggetto sottoposto alle indagini può rendere la sua versione dei fatti richiedendo nel termine di 20 giorni interrogatorio e depositando comunque memorie, richieste di indagine e documenti.
Il pm potrà poi valutare se, anche alla luce della sua prima difesa, promuovere l'azione penale (mandandola a processo) ovvero richiedere l'archiviazione.
Questo in teoria.
In realtà, slavo prove documentali inoppugnabili, é davvero complicato far "cambiare idea" ad un pm a seguito della sua attività istruttoria.
Per questo potrebbe no essere una cattiva idea attendere il giudizio è giocarsi tutte le carte nel corso del dibattimento.
Come anticipato molto dipende dalla complessità dei fatti e dalla "forza" delle prove che ha a disposizione.
Se vuole mi contatti (cercandomi on line oppure su questo sito) per ulteriori dettagli.
Avv. Federico Brausi
All'udienza preliminare lei può scegliere un rito alternativo (abbreviato o applicazione pena su richiesta) o puntare sul non luogo a procedere qualora dalle prove raccolte e contenute nel fascicolo non ci siano elementi per sostenere l'accusa al processo. In caso contrario affronterà il dibattimento. Peraltro quali prove poterebbe portare a sostegno della sua difesa? immagino che la persona che l'ha denunziata è l'unica testimone-
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Buongiorno. Le strategie difensive non appartengono ad una scienza esatta. Solo l'esperienza del legale e gli elementi a carico del proprio assistito (gli atti contenuti nel fascicolo che non posso ovviamente commentare perché non in mio possesso) possono suggerire una strada anziché un'altra. Lei avrà comunque la possibilità di difendersi in sede processuale e, comunque, non è assolutamente detto che sottoporsi ad interrogatorio o presentare memorie difensive in questa fase possa sortire l'effetto da lei sperato. Si affidi ai consigli del Collega che saprà tutelarla al meglio. I miei migliori saluti
Gent.mo Sig. Sandro,
anche se Lei è sicuramente arrabbiato, il Suo avvocato la sta consigliando bene, deve concentrarsi sulla raccolta delle prove da utilizzare nella fase del dibattimento.
Cordiali saluti.
Avv. Alessandra degli Atti
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