È possibile intraprendere un'azione possessoria senza che vi sia una servitù?
Buongiorno a tutti, il mio problema è questo: sono solita parcheggiare l'autovettura nel cortile residenziale comune, al confine con un'area verde di proprietà di terzi aperta. Premesso che l'area non viene utilizzata da nessuno e che vi parcheggio sul perimetro lasciando circa 3 metri di spazio liberi consentendovi l'accesso. Da quando è stata messa in vendita uno dei comproprietari del cortile mio vicino di casa, rivendica su di essa senza alcun atto scritto un'antica servitù di passaggio che a suo dire mi impedirebbe di continuare a parcheggiare. Ora, alla luce di tutte le molestie che sto subendo anche se l'area è rimasta inutilizzata, quella del vicino comproprietario è chiaramente una manovra atta a insinuare (perché finora non ha fatto alcuna azione possessoria) una situazione abusiva in realtà inesistente, che il nuovo acquirente sarà costretto ad accettare. E io in tutto ciò rappresento una testimone scomoda. Ho letto che il proprietario può chiedere una "negatoria servitutis", ma chi sta vendendo ovviamente se ne lava le mani e il problema è andato ben oltre il limite civile, in quanto sono già in causa per aver subito violenza privata. Sono una persona onesta e non voglio abbassarmi a subdole truffe in danno degli altri. Quindi vorrei sapere quali poteri ha effettivamente il vicino, ad es.: se per il fatto che l'area sia aperta e la mia auto posizionata lungo l'accesso può comunque avere ragione e richiedere una possessoria, anche se non esiste alcuna strada o passaggio. Grazie