Epiteto ingiurioso via telefonica dall’inadempiente amm.re condominiale.

Inviata da Gio. 1 giu 2024

Salve. L’inadempiente e negligente amm.re del condominio nel quale io e mia madre viviamo essendo proprietari di un’unità abitativa sita al primo piano con terrazzo e giardino di proprietà ed altri 2 balconi, ieri 31.05.24 ci comunica via PEC che il condomino del secondo piano sovrastante a noi, deve effettuare dei lavori di rasatura e ritinteggiatura in smalto delle ringhiere dei propri balconi fra il 04.06.24 ed il 10.06.24 e quindi, premettendo che con questo condomino non abbiamo rapporti idilliaci in quanto degli incivili che oltre a disturbarci quotidianamente con rumori molesti, gettano sporcizia e tant’altro di simile al di sotto e per le quali sono stati già denunciati-querelati in merito con tanto di prove e di testimoni, decidiamo di contattare via telefonica l’inadempiente amm.re che ovviamente risponde solamente dopo 6 chiamate insistenti. Una volta risposto, chiediamo come organizzarci sul mettere in sicurezza la nostra proprietà privata ed anche le parti comuni condominiali delle quali siamo proprietari pro-quota di 1/6 in quanto potrebbero essere soggette a caduta di materiali di risulta derivanti ad es., dalla rasatura o peggio dallo sgocciolamento di smalto (che rispetto alla vernice classica, è difficilmente rimovibile una volta macchiato) e con arroganza ci viene risposto che tanto non cadrà nulla. Tuttavia, lamentiamo nuovamente le nostre preoccupazioni in quanto conosciamo benissimo la sua incompetenza mista a negligenza nel gestire il condominio come anche il lacchè suo simile al secondo piano e quindi, chiediamo che ci vengano almeno passati dei teli che posizioneremo in giornata del 01.06.24 in quanto dobbiamo coprire cassettone tenda automatizzata, mattonato e tant’altro, comunicando fra l’altro di volerli acquistare a nostre spese per poi addebitarli come da scontrino al condomino del secondo piano. Tuttavia, la risposta ha dell’incredibile in quanto oltre a comunicarci di voler visionare delle immagini dello stato ante lavori della nostra proprietà privata che come comunicatoci dal nostro legale fiduciario, non è necessario fornirgliele in quanto non abbiamo nessun obbligo ed in più siamo già in causa per una richiesta di risarcimento danni periziati al terrazzo e ai balconi derivanti da caduta di calcinacci cagionateci da una ditta durante dei lavori di straordinaria manutenzione alla copertura condominiale e ad annesso cornicione e sottocielo, siamo anche in causa per giusta opposizione ad irrazionale decreto ingiuntivo avanzato dal condominio in quanto oltre alle numerose inadempienze dell’amm.re contestate con tanto di prove e testimoni, suddetta ditta, dopo averci cagionato dei danni, sparì 8 mesi generando una penale pecuniaria di circa € 19.000 (come disciplinato all’art. 20 del contratto di appalto) per poi, dopo diffida legale, ritornare, riprendere i lavori e cagionarci ulteriori danni e quindi, i sottoscritti dopo aver anticipato 4 di 5 rate cadauna da € 1.082, dopo di quanto di nefando accaduto, decisero di non versare l’ultima rata finché la ditta non si sarebbe assunta le proprie responsabilità. Comunque, ritornando al discorso delle ringhiere, comunichiamo che non le verranno fornite le immagini richieste e le viene segnalato l’obbligo giuridico di mettere in sicurezza la nostra proprietà privata sottostante come anche le parti comuni e che se non ci venissero passati i teli entro le 10 della mattinata del 01.06.24, procederemo ad acquistarli di nostra iniziativa per poi addebitarli come detto al condomino del secondo piano. La risposta arrogante e maleducata dell’amm.re è stata che se non le avessimo passato le immagini richieste, lei e il condomino non ci avrebbero passati i teli, iniziando lo stesso i lavori e sentendosi declinati da ogni responsabilità per ciò che di nefando potrebbe accadere durante i lavori, aggiungendo addirittura un bell’epiteto volgare ed ingiurioso nei nostri confronti quale “andate v*********” (ovviamente, conoscendo l’incivile soggetto, audio-registrato dai sottoscriventi), chiudendoci il telefono in faccia. Ovviamente, abbiamo mandato anche una pec in merito ma l’incompetente ed inadempiente amm.re, continua su questa strada e con questo sgradevole comportamento che ormai, siamo stufi di tollerare in quanto non nuova a queste offese nei nostri confronti. Dunque, come consigliereste di procedere? Acquistiamo i teli? Anche con riguardo all’ingiuria? Negoziazione assistita, mediazione in quanto purtroppo depenalizzata? Restando in attesa di un riscontro, ringrazio per l’attenzione e buon proseguimento di giornata.

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Buongiorno,acquistate i teli,previa una relazione tecnica,e potete procedere in sede civile per l'ingiuria subita Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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