Buongiorno, Le speigo il mio problema. Mio padre acquistò un appartamento donandolo direttamente 50% di nuda proprieta a me e a mia sorella. e l'usuffrutto 100% lui. Purtroppo è deceduto sul posto di lavoro. Avevamo un mutuo, purtroppo a morte sua non siamo piu riusciti a pagare il mutuo. La banca in questione che avanzava 18 mila euro, ci ha fatto un intervento insieme al condominio e ci ha fatto l'instanza per mettere la casa all'asta. Giorni addietro abbiamo trovato un accordo con entrambi i lati. e hanno fatto instanza di sospesione del giudizio. Il problema ora e un altro mio padre aveva Verbali con equitalia riguardanti il suo lavoro ( peschereccio) che ammonatano a oltre 100 mila euro. Il cancelliere del tribunale ha detto che se non facciamo fare la sospesione del giudizio anche dall'equitalia loro ci vendono la casa. Ma la domanda e ovvia. A morte i debiti riguardanti verbali in quanto lui ha commesso infrazioni, noi eredi dobbiamo pagare tutto? non decade il debito con la morte? Sono abbastanza disperato. attendo risposta e vi ringrazio in anticipo la data fissata cdell'asta e il 31 ottobre
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Buongiorno,
la proprietà è passata attraverso donazione ed anche il mutuo ipotecario ha seguito l'immobile come le spese condominiali mentre il debito con equitalia si trasmette agli eredi se non viene effettuata la rinuncia all'eredità.
Quindi se non avete già fatto la rinuncia all'eredità vi consiglierei di recarvi in cancelleria del Tribunale però se avete accettato l'eredità o effettuato atti dispositivi dei beni di vostro padre successivamente alla morte non sarà più possibile.
A disposizione per seguirvi nelle proceure qualora siano nel circondario di Firenze.
Cordiali saluti
Avv. Jacopo Pepi - Firenze
C'è la possibilità di uscire fuori da questa situazione, analizzando il dettaglio del debito con Equitalia ed accedendo ai benefici previsti dalle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento (legge 3/2012), che già in altri casi hanno portato a risultati molto interessanti. Contatti il nostro Studio, saremo lieti di fornirLe maggiori informazioni.
Cordialmente,
Gentilissimo,
purtroppo la risposta non è ovvia come la domanda.
I debiti del de cuius non si estinguono con il fatto morte.
Nel nostro Paese esiste un meccanismo di successione dei debiti del defunto, per cui gli eredi sono tenuti ad adempiere al pagamento di quanto dovuto dal de cuius anche dopo la Sua morte.
A ciò fanno eccezione le sanzioni, in quanto legate alla responsabilità personale di chi ha commesso la violazione (dolo o colpa), non imputabile agli eredi.
Bisognerebbe, quindi, stabilire dapprima in che misura le sanzioni incidono sul debito del Suo defunto padre.
Dopo aver appurato ciò e laddove lo riteniate conveniente, potreste ovviare al problema della trasmissibilità del debito mediante la rinuncia all'eredità, salvo che Voi non l'abbiate già accettata o altrimenti disposto dei beni del defunto.
Chiaramente, tale valutazione è strettamente personale e deve tenere conto sia dell'attivo che del passivo ereditario.
Tenga presente che l'eventuale rinuncia all'eredità non inciderebbe in alcun modo sull'immobile in questione in quanto la proprietà di tale abitazione è stata a Voi trasferita prima della morte.
A disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti.
Avv. Chiara Candido.
Buongiorno, lei è l'erede di suo padre e deve pagare i debiti a equitalia.
I debiti relativi alle tasse cadano in successione, mentre le sanzioni no.
Valuti se è il caso di fare una rinuncia all'eredità.
Avv. Daniela Parrini
Se il papà aveva debiti così importanti e non vi è attivo ereditario che superi per importo detti debiti, ritengo che l'unica procedura che vi possa tutelare è la rinuncia all'eredità, che può essere fatta con dichiarazione alla cancelleria competente per territorio o dal Notaio che preferite Voi.
Per non rispondere dei debiti del papà è necessario rinunciare all'eredità, o accettarla con beneficio di inventario, nel qual caso risponderete nei limiti dell'attivo ricevuto.
Gentilissimo, esistono degli organismi di conciliazione della crisi, dei quali io faccio parte, che consentono di rivedere tutti i debiti e di formulare con i creditori un paiono di rientro o addirittura anche niente.
Sono molto gli aspetti da valutare è da approfondire in questa vicenda.
Mi rendo disponibile per ogni ulteriore chiarimento non potendo essere esaustivo in così poche righe.
Cordialmente
Avv. Benedetti