Mia mamma, deceduta a dicembre 2017, era proprietaria di un appartamento acquistato ed abitato da un mio fratello con la sua famiglia (siamo tre fratelli).
Con la morte di mamma, questo fratello, vuole giustamente intestarsi l'appartamento.
Lui vorrebbe fare un rogito notarile nel quale liquida ai due fratelli, un terzo cadauno del valore dell'immobile, pari ca. ad € 40.000, con assegni che non verranno mai incassati, in quanto non spettanti realmente.
Cosi facendo, i due fratelli, andranno incontro ad eventuali tasse, sulle cifre virtuali ricevute?
Eventuali benefici fiscali attualmente usufruiti dagli stessi, potrebbero decadere, per l'introito virtuale del terzo dell'eredità?
Converrebbe che i due fratelli non interessati alla casa, rinunciassero all'eredità?
grazie per la risposta
A.A.P.
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Buongiorno
sì certo, conviene che i due fratelli non interessati rinunciassero all'appartamento.
Tenga però presente che la rinuncia va fatta a titolo gratuito ovvero chi rinuncia alla eredità non percepisce nulla per legge.
E' però prassi diffusa che anche a chi rinuncia venga corrisposta dagli altri eredi una somma ma ciò va fatto in via informale..
A disposizione per chiarimenti
Avv Sara Bertani di Modena
Gentile Antony buongiorno
Leggo di nuovo il suo quesito e le risposte date dai miei colleghi. Innanzitutto anche io ho dubbi sugli assegni non incassati, ma anche sotto l'aspetto della qualificazione degli stessi come eredità o legato.
Si, perché si succede in tutto il patrimonio ereditario e esiste orientamento giurisprudenziale che stabilisce che, laddove un bene, un cespite abbia valore di gran lunga maggiore degli altri, questo bene può essere considerato eredità.
Semmai esisterebbe il rimedio previsto dal codice, secondo il quale, se un bene non è comodamente divisibile, va venduto e il ricavato diviso in parti uguali.
Altro discorso sarebbe inoltre, laddove fosse stato attribuito un legato in sostituzione di legittima, se sia possibile accettare un bene in luogo della quota di legittima o rinunciare.
Sarebbe bene vedere tutta la questione, anche perché (spesso) il diritto successorio si risolve nell'interpretazione di volontà del testatore.
Se vuole mi fornisca ulteriori ragguagli. Sarà felice di aiutarLa.
Cordialmente
Avv. Michele Vissani
Non ho compreso il quesito: come mai gli assegni non potrebbero essere incassati? Perché rinunciare all'eredità? Vi sono debiti della mamma?
Avv. Marco Rigoni