Eredità e successioni

Inviata da Giulia. 6 gen 2016 Eredità

Buonasera,
Siamo 5 fratelli che hanno preso in eredità delle case al mare ma queste non essendo ancora fatta successione risultano intestate ai nostri genitori ormai defunti.
Solo due dei 5 fratelli usufruiscono delle case per circa due settimane all'anno cioè nel periodo estivo e per il resto dell'anno queste rimangono completamente chiuse.
Il problema è che quando arrivano le bollette da pagare (intestate ai nostri genitori ed eredi quindi noi) i 3 fratelli che per scelta loro non usufruiscono delle case (nessuno gli ha mai impedito di non andare) si rifiutano di pagarle usando come scusa appunto quella che loro non consumano acqua, gas ecc. (È vero che la consumiamo noi ma solo per le settimane di vacanza e non tutto l'anno)
Se paghiamo noi che usufruiamo delle case quando ci sarà l'atto di vendita possiamo riavere indietro i soldi messi anche per loro ?
È giusto che loro non paghino perché non usufruiscono nonostante ne sono padroni?
Grazie

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Le spese vanno ripartite in parti uguali tra tutti gli eredi, ma in questa situazione conflittuale consiglio lo scioglimento della comunione ereditaria in via amichevole o, ove non possibile, giudiziaria.
Avv. Sandra Macis

Avv. Sandra Macis Avvocato a Cagliari

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Le spese di utenza gravano in parti uguali su tutti gli eredi.
Nella sua situazione consiglierei di procedere quanto prima allo scioglimento della comunione.
Per sciogliere la comunione ereditaria, in difetto di accordo fra gli eredi, è necessario avviare il procedimento di mediazione, quale strumento obbligatorio finalizzato alla conciliazione stragiudiziale delle controversie in materia di successione e divisione ereditaria.
Soltanto in caso di fallimento della mediazione obbligatoria sarà possibile agire in sede giudiziale.
Cordiali saluti.

Avv. Pietro Gianluca Di Stefano

Avv. Pietro Gianluca Di Stefano Avvocato a Milano

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Buongiorno,
in riferimento a quanto da Lei richiesto, è opportuno premettere che Voi fratelli vi trovate in regime di comunione. Quindi preliminarmente si dovrebbe procedere allo scioglimento della comunione. Per avviare le pratiche di scioglimento, bisogna adire una Società di Mediazione, in quanto la materia dello scioglimento della comunione, e quindi della divisione di beni caduti in successione, rientra tra quelle che regolate dalla Mediazione, secondo quanto ha statuito il nostro Legislatore. Se all'esito della procedura di mediazione non si è raggiunto un accordo tra le parti, successivamente si potrà adire il Tribunale competente, per materia, valore e territorio.
Con l'auspicio di essere stato chiaro, rimango a disposizione qualora Lei necessiti di assistenza legale. Il mio Studio opera ad Enna, ma è in grado di seguire procedimenti in tutta Italia.
Cordialmente
Avv. Carmelo Mirisciotti - Enna

Studio Legale Avv. Carmelo Mirisciotti Avvocato a Enna

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La situazione comporta la necessità di suddivideredistinguere le spese di proprietà degli immobili che gravano su tutti voi eredi, da quelle dell'effettivo utilizzo di cui Lei fa cenno signora Giulia.
Sono d'accordo con chi mi ha preceduto che la cosa migliore sarebbe quella di procedere ad una divisione, in assenza della quale le spese vanno tutte suddivise in parti uguali, chi consuma ulteriormente per l'utilizzo rimborsa chi non usufruisce degli immobili.
Cordiali saluti.
Barbara Spinella

Avvocato Barbara Spinella Avvocato a Milano

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Una cosa è la proprietà, altro è l'utilizzo. Le spese di proprietà vanno suddivise tra tutti, quelle relative all'effettivo utilizzo restano a carico di chi usufruisce delle case. Forse vi conviene fare la divisione, trovando un accordo
Resto a disposizione

Studio Legale Avv. Laura Ferrari Avvocato a Novara

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Buongiorno,
il bene è in comune tra voi fratelli e le spese vanno sopportate ciascuno in proporzione delle rispettive quote se non diversamente stabilito dal regolamento di comunione (assente in questo caso). Nello specifico, tuttavia, è indubbio che il pagamento delle utenze non possa che andare a gravare a carico dei soli comproprietari che traggano esclusivo beneficio del godimento della cosa comune.
Il mio suggerimento è di cercare di redigere un regolamento di comunione mediante il quale disciplinare non solo questi aspetti, ma anche la "turnazione" periodica (settimanale, mensile o stagionale) nel godimento della cosa comune da parte di tutti i comproprietari, in modo da essere certi circa le ripartizioni delle spese relative alle utenze nel periodo di riferimento.
Cordiali saluti.

Avv. Mauro Scatena Salerno

Avv. Mauro Scatena Salerno Avvocato a Lucca

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Salve, in caso di comunione ereditaria tutti devono partecipare alle spese riguardanti il bene comune. Tuttavia le spese relative ai consumi in genere ne risponde chi ne ha usufruito. È opportuno fare uno scioglimento della comunione. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Avv. Angela Vicario foro di s. Maria capua Vetere

Studio Legale Avv. Angela Vicario Avvocato a Teano

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La comproprietà degli immobili comporta eguali diritti e eguali doveri. Quanto alle spese per i consumi di acqua, luce, gas, chi avesse anticipato per conto degli altri può ottenere il rimborso pro quota.
Sarebbe opportuno però che i consumi imputabili unicamente a chi ha occupato gli alloggi non venissero imputati a chi non ne ha goduto.
Sarebbe opportuno che procedeste allo scioglimento della comunione
A disposizione per quanto necessitasse, porgo cordiali saluti
Avv. Marco Rigoni

Studio Avvocato Marco Rigoni Avvocato a Brescia

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