Mio padre, unico genitore, in vita, mi ha dato, tramite assegno circolare, tutti i soldi che aveva su un libretto di risparmio. E’ capace di intendere e di volere perché lavora ancora.
Non ci sono altre quote di eredità. Siamo 5 fratelli.
Se un domani uno dei fratelli volesse impugnare questo trasferimento di soldi perché mio padre non ha rispettato la quota legittima, potrebbe farlo oppure il trasferimento di denaro, fatto in vita, dal suo libretto di risparmio, non sono da considerarsi come eredità da dividere tutti i fratelli?
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Gentile Giorgio,
il trasferimento di denaro effettuato potrebbe essere impugnato dai Suoi fratelli, qualora, calcolata la massa ereditaria, i medesimi siano stati lesi nella propria quota di legittima. L'impugnazione potrà avvenire entro e non oltre 10 anni dalla morte del papà.
I migliori saluti.
in caso di morte di suo padre, gli altri eredi che sono stati intaccati nella loro quota di legittima, potranno far valere le proprie pretese. Se suo padre intende lasciarle dei soldi, conviene che lei si apra un libretto a suo nome e si faccia fare il deposito all'insaputa dei fratelli.
In questa sede non posso dirle di piu, per ulteriori info. mi contatti tramite portale.
Egr, Giorgio
se suo padre ha semplicemente trasferito i suoi fondi sul suo conto e quindi c'è stata di fatto una donazione. Inevitabilmente, se quello è il solo patrimonio che entrerà a far parte dell'eredità, i suoi fratelli potranno legittimamente lamentare la lesione della quota legittima.
La risposta atratta purtroppo è affermativa: la legge riserva ai figli legittimi, naturali ed altri soggetti una parte determinata del patrimonio del defunto, calcolata sul cd asse ereditario, di cui fanno parte non solo i beni di cui il soggetto è titolare al momento del decesso, ma anche al cd donatum, cioè dei beni e diritti di cui abbia disposto in vita a titolo di domazione. Questa è la regola generale.
In pratica tuttavia dovrà temere più o meno fortemente effetti di una possibile lamentela giuridica dei Suoi fratelli a seconda di vari fattori, eventualmente da approfondire.
Se trattasi di donazione di denaro, anch'essa è soggetta a collazione: tradotto, se (come sembra) è lesiva della legittima, gli altri eredi potranno esperire azione di riduzione, e Lei potrebbe esser tenuto a dover corrispondere parte di quelle somme.
Cordialmente, Avv. Claudio Di Giacinto