Nel 1962 mio padre e suo zio acquistano separatamente dallo stesso venditore alcuni beni. Nell’atto notarile purtroppo è stato commesso un errore 2/3 (1/3 era già di mio padre) di un piccolo fabbricato ad uso cantina catastalmente identificato con il n. 52 viene attribuito allo zio, doveva invece essere di mio padre perché adiacente alla casa che aveva acquistato con lo stesso atto, il fabbricato è sempre stato utilizzato da mio padre negli anni successivi.
Da parte degli eredi di mio zio non c’è nessuna contestazione o pretesa di proprietà del fabbricato perché riconoscono che si è trattato di un errore materiale del notaio.
L’intestazione al catasto devo correggerla per sistemare il tutto.
Ci sono ancora i nomi dei venditori nella porzione di 2/3, possiamo però dimostrare con l’atto che l’avevano venduto il problema però e che risulta per errore venduto allo zio di mio padre.
Chiedo gentilmente che soluzione può esserci al problema per intestare anche i 2/3 a mio padre.
È necessario un altro atto di acquisto o di rettifica? Si può ricorrere a una mediazione civile.
Vorrei possibilmente evitare i costi di un altro atto notarile considerando il fatto che dagli eredi dello zio di mio padre non c’è nessuna contestazione o presa.
Grazie e cordiali saluti
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Gentile Michele,
nel Suo caso è auspicabile una mediazione, per evitare i costi ed i tempi del processo ordinario.
Dovrà essere instaurata avanti un Organismo accreditato al Ministero e territorialmente competente (nel Suo caso si farà riferimento al Foro in cui è ubicato l'immobile).
Non esiti a contattarci per eventuali chiarimenti e per l'assistenza in mediazione.
I migliori saluti.
Buongiorno,
per questo tipo di errori deve ricorrere ad un geometra che si occupa di questi adempimenti. Di seguito lo stesso geometra le dirà se si rende necessario ricorrere ad un notaio per ratificare la modifica dell'errore. la questione deve essere sistemata non per lei o per suo zio (che non vanta pretese) ma per i successivi eredi che potrebbero discutere.
Buona giornata
Avv. Paola Federici
Egr, Michele
a mio giudizio c'è la possibilità di recarsi dal notaio e chiedere che l'atto venga corretto nel suo errore materiale. Fatto questo potrà procedere anche all'attività presso il catasto.
Infatti l'art. 59bis del D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 110 prevede:
“Il notaio ha facoltà di rettificare, fatti salvi i diritti dei terzi, un atto pubblico o una scrittura privata autenticata, contenente errori od omissioni materiali relativi a dati preesistenti alla sua redazione, provvedendovi, anche ai fini dell'esecuzione della pubblicità, mediante propria certificazione contenuta in atto pubblico da lui formato”.