Mi moglie, diplomata e laureata all'estero, si è iscritta al concorso indetto da un comune della provincia per un'assunzione.
Le è stato detto di presentare i certificati di equipollenza del diploma (laurea non necessaria) e che sarebbe stata ammessa con riserva.
L'equipollenza del diploma è stata consegnata ed in ogni caso quella della laurea richiesta al ministero.
Il giorno dell'esame a mia moglie è stato impedito di partecipare per mancanza dei titoli necessari.
Vorrei sapere se la pubblica amministrazione ha commesso un illecito e se sia possibile fare qualche cosa, quali sarebbero le spese e gli eventuali benefici?
Grazie per l'attenzione
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Buongiorno.
In linea generale, se sono stati rispettati i requisiti specifici indicati nel bando di concorso, se sua moglie è effettivamente in possesso dei titoli di studio descritti e se ha ritualmente e termpestivamente protocollato la domanda di partecipazione, potrebbe essere fattibile un'azione di annullamento dinanzi al T.A.R. . In tal caso, le consiglio vivamente di affidarsi ad un legale specializzato.
Ad ogni buon conto, al fine di poter fornire una compiuta ed esaustiva valutazione della fattispecie, occorre prendere contezza dell'intera documentazione. In ogni caso, non devono essere passati più di sessanta giorni dalla comunicazione o pubblicazione del provvedimento inerente all'esclusione.
Qualora avesse bisogno, non esiti a contattarmi.
Buonasera Gianluca,
Sua moglie ha presentato la documentazione richiesta dalla stessa Amministrazione. Pertanto, qualora residuassero ancora dubbi sull’effettiva equipollenza del diploma in questione, era compito dell’Amministrazione chiedere chiarimenti al Ministero che aveva rilasciato la certificazione richiesta, non versandosi certamente in ipotesi di carenza documentale.
Le suggerirei di valutare un ricorso al TAR (entro 60 giorni dall’esclusione dal concorso). Frequentemente le spese di lite sono compensate tra le parti e potrebbe ottenere il beneficio della riammissione a concorso di Sua moglie.
Restando a disposizione per quant’altro Le occorra, l’occasione è gradita per inviarLe i miei migliori saluti.
Le informazioni sono piuttosto generiche. Comunque in materia di concorsi pubblici, per un eventuale ricorso è competente il TAR. il ricorso se dve presentare entro 60 giorni, dalla notifica dell'atto diesclusione o dalla sua conoscenza. Si può anche impugnare il bando se si ritiene illegittimo laddove,la mancata indicazione dell’equipollenza dei titoli di studio o l’esclusione di un titolo che poteva considerarsi sostanzialmente equivalente, implichi una discriminazione.
Avv. Guglielmo Pezzolla
Monopoli(BA)
Buongiorno,
se sua moglie ha depositato i titoli e non è stata ammessa per la loro mancanza è possibile , previo accesso agli atti fare ricorso al Tar per l'accertamento di eventuali violazioni dei propri diritti .
I costi dipendono dal a lavoro e dalle udienze.
Il beneficio è l