Esiste reato in caso di violenza psicologica del partner?
Se il partner ha innescato una vera e propria strategia di terrorismo psicologico al fine di subordinare l'altra persona, si può parlare di reato?
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Si, potrebbero esserci i presupposti. Il problema maggiore sarà la prova. La invito a consultare il mio libro "La violenza familiare".
Saluti
Avv. Anceschi Alessio
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Gent.le sig. Luca,
certamente l’innescarsi di strategie di terrorismo psicologico volte alla subordinazione del partner costituisce comportamento che può rientrare in molteplici fattispecie penali, dai maltrattamenti in famiglia, al mobbing familiare, passando dallo stalking agli atti persecutori, a seconda del tipo di comportamento tenuto e delle conseguenze che questo genera.
Ovviamente si tratta di considerazioni in via generale, sarebbe opportuno approfondire la questione analizzando i vai aspetti per studiare la migliore strategia di difesa.
Cordiali saluti
Avv. F.C.
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La risposta è senz'altro positiva ma va precisato che la prova deve essere inattaccabile e a volte questo è lo scoglio insuperabile per chi si trova a che fare con la violenza psicologica.
Si faccia aiutare da un centro specializzato antiviolenza che possa darle il supporto necessario aiutando a sottrarsi da certi ambiti familiari. Sicuramente esistono anche nella sua città o faccia ricerca su internet.
Avv. Silvana Emili
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Gentile Luca,
sì certo, è il reato di maltrattamenti in famiglia, art. 572 cod. pen. Per un compiuto parere e una strategia di difesa resto a Sua disposizione, saluti cordiali
Avv. Giovanni Bonomno
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Gentile Luca,
Il caso che descrive rientrerebbe nel cosidetto mobbing familiare da intendersi come l’insieme degli atti e delle omissioni, di un partner verso l’altro, caratterizzati da intento denigratorio o persecutorio, e finalizzati alla sistematica distruzione della personalità altrui.
Questi comportamenti, singolarmente, non sempre assumono la dimensione dell’illecito. Ma considerati nel loro insieme hanno una lesività tale da limitare la libertà di autodeterminazione dell'altro.
Un altro modo in cui il mobbing si manifesta è lo stalking, ovvero una serie di atteggiamenti tenuti dal partner che perseguita l'altro attraverso un ossessivo controllo a distanza, con continue telefonate, lettere, SMS, e-mail, pedinamenti che ingenerano stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della vita quotidiana.
Alla luce di quanto detto la sua situazione va approfondita per capire di cosa si tratti.
Rimango a disposizione.
Avv. Marina Ligrani
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Assolutamente sì!
Molestie, stalking, e altri reati sono ipotizzabili.
Tuttavia occorre provare e farsi certificare anche stati di ansia, paura etc, altrimenti è difficile dimostrarlo.
Saluti
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Egr. Sig. Luca
Valuti se il comportamento posto in essere dal partner possa rientrare nella definizione di atti persecutori. In questo caso il codice penale punisce con il carcere chiunque pedini, assilli, infastidisca pesantemente - con telefonate, insistenti ricerche di contatto - una persona, tanto da causarle gravi stati d’ansia o di paura per la propria incolumità o per quella di un parente prossimo e da costringerla a cambiare abitudini di vita.
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