Salve, il mio compagno é detenuto per rapina e ha i documenti scaduti dal 2017 (non rinnovabili appunto perché era sotto misura cautelare ai domiciliari) , a novembre é arrivato il definitivo ed è stato spostato in circondariale. Con la buona condotta dovrebbe uscire a luglio. A febbraio però é arrivata l'espulsione, credo si tratti di quella con accompagnamento a fine pena e per fine maggio è stata fissata la camera di consiglio. Premetto che abbiamo la stessa residenza, io sono italiana e nostro figlio pure, lui l'ha riconosciuto dal carcere tramite un notaio.
Detto questo, potrebbe restare in Italia o con le nuove leggi ha poche possibilità?
Grazie a tutti..
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Gentile Maria,
Potrebbe provare, se ci sono però motivi urgenti e temporanei, a richiedere al Tribunale per i minorenni deroga all'espulsione in ragione dell'avvicinamento del padre al bambino.
Tenga presente che la semplice esigenza di accompagnamento alla crescita non giustifica la deroga.
AVV Marina Ligrani
Buonasera, a mio parere potreste ( o meglio Suo marito potrebbe ) avviare un ricorso ex art. 31 TESTO UNICO IMMIGRAZIONE al Tribunale per i Minorenni per ottenere l'autorizzazione a permanere in Italia
Come genitore di cittadino italiano , se non ci sono motivi ostativi di ordine e di sicurezza pubblica, dovrebbe richiamarsi alla tutela dell'unità familiare ed avanzare domanda, avendo espiato la condanna , per essere autorizzato alla permanenza in Italia dal Tribunale per i Minorenni ex art. 31 T.U. Immigrazione