Buongiorno, la mia compagna lavorava in un negozio di una nota catena, che ha chiuso. Il titolare, a distanza di oltre 6 mesi, le ha pagato le ultime tre mensilità, ma non le ha dato un centesimo tra TFR, ferie e permessi non goduti. Qualche settimana fa questo personaggio le telefona, proponendole di fare risultare non pagati gli ultimi tre stipendi, in modo che il loro importo, (che invece è stato saldato con bonifico e tanto di causale), vada a compensare buona parte delle ferie non pagate. I tre stipendi, sostiene lui, saranno così a carico dell'Inps, assieme al TFR. Chiaramente tutto ciò è illegale. Alla conversazione, avvenuta in vivavoce, hanno assistito altre 2 persone, non familiari ed estranee alla vicenda. Potrebbero esserci gli estremi per una denuncia a questo tizio? Grazie infinite.
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Egregio sig.Arturo,in quel che espone potrebbe configurarsi il reato di tentata estorsione,punibile ai sensi degli artt. 56 e 629 cp,Ma dovrei ascoltare la conversazione per un congruo parere.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Buonasera Sig. Arturo,
in primo luogo, piacere di fare la sua conoscenza.
Per quanto riguarda la sua compagna, ci sono evidenti presupposti per citare l'ex datore di lavoro davanti al Giudice del Lavoro per ottenere il pagamento del TFR. Ovviamente si rivolga ad un legale per far inviare immediatamente una lettera di richiesta pagamento TRF, successivamente in caso di mancato riscontro, il legale potrà richiedere anche l'emissione di decreto ingiuntivo (con il quale si ingiunge al datore di lavoro il pagamento del TFR).
Se ha bisogno, il mio studio è a sua disposizione.
Saluti.
Avv. Manuela Minopoli
Buongiorno,
a fronte della situazione descritta ritengo come prima cosa che occorra inviare una lettera di diffida all'ex datore di lavoro richiedendo il pagamento di tutto quanto non corrisposto, prospettando a fronte delle sue illegittime richieste una possibile azione anche penale nei suoi confronti.
In caso non ottemperi alla richiesta a mezzo della documentazione in vostro possesso relativa al rapporto di lavoro si può poi procedere anche con un ricorso per decreto ingiuntivo per ottenere quanto spettante alla sua compagna.
Resto a disposizione per fornirle assistenza in merito.
Avv. Valeria Pietra