Se abbiamo una società di persone (ditta individuale, snc o sas) con più soci, dichiarata in fallimento alla quale viene affidato un curatore fallimentare, il quale, concede un anno per risolvere la criticità oppure passare al pignoramento dei beni della stessa e dei soci stessi, essendo ditta individuale.
Se uno dei soci, effettua un atto di donazione a favore della moglie, in regime di separazione dei beni, circa un anno prima del "presunto" fallimento, di tutti quei beni di sua proprietà privata e di quota societaria, il pignoramento e la conseguente messa all'asta interviene anche su questi beni donati un anno prima oppure no?
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Gentile Signore,
in questi frangenti le donazioni sono soggette a revocatoria, differente è il caso di vendita a terzo di buona fede.
Cordiali saluti
Avv. Jacopo Pepi, Firenze
Buongiorno Signor Carlo,
entro l'anno dalla tarscrizione dell'atto di donazione (in quanto atto a titolo gratuito) il curatore può agire esecutivamente contro il beneficiario senza nemmeno esperire azione giudiziale per farne dichiarare l'inefficacia; diversamente l'atto sarà oggetto di revocatoria (facilmente accoglibile), con l'unico beneficio per il donante che gli effetti della pronuncia (in quanto avente natura costitutiva) si produrranno solo al passaggio in giudicato della sentenza (in sostanza se il giudizio venisse portato in cassazione) indicativamente per 5/7 anni il curatore nulla potrà fare per aggredire esecutivamente i beni.
Con i migliori saluti
Ruggero Petrelli
Gentile Carlo,
la donazione sarà revocata e in seguito anche l'immobile in questione sarà ricompreso nella massa fallimentare.
Distinti saluti
Avv. Alessandro Tadei