Fine della convivenza e gestione dei figli minori
Buongiorno,
convivo da 15 anni con la mia compagna in una casa di mia proprieta’ sulla quale sto pagando un mutuo e dalla nostra unione sono nati tre figli, di 12, 9, 6 anni.
La mia compagna ha deciso di lasciarmi, a nulla sono serviti i miei ripetuti inviti a restare, vuole andarsene e portare con se’ i figli. Tramite avvocato mi ha informato pretendere per il mantenimento dei figli la somma di 900 euro mensili, i figli prenderebbero la residenza nell appartamento in affitto in cui andrebbero a vivere, durante la settimana li gestirebbe lei (ha un lavoro part time) lasciandoli a me soltanto il finesettimana. La situazione mi ha sconvolto e non sono in grado di capire cosa fare, ho difficolta’ economiche con un mutuo da pagare e con le sue pretese economiche per il sostentamento dei figli resterei senza un euro.
Mi sono rivolto ad un avvocato giovane con poca esperienza, ho fatto scrivere al suo avvocato che vorrei gestire i figli in alternanza per averli una settimana con me e non soltanto i finesettimana, ho proposto una cifra complessiva di 400 euro, vorrei mantenessero la residenza da me, i miei genitori potrebbero aiutarmi, mentre lei ha amiche presso cui ha intenzione di piazzare i figli quando non e’ in casa, oppure lasciarli soli , come ha gia’ fatto altre volte qui.
Ho timore per i bambini, li vedo insofferenti, tristi, assistono ai nostri litigi, ed ora hanno anche problemi a scuola, la loro madre e’ severa (evito di spiegare come li tratta) li sgrida e non si preoccupa di come stanno i bambini, esiste soltanto lei.
Ha portato via moltissime cose da casa senza che tra noi vi fossero accordi, pretende con rabbia io firmi le sue richieste.
Vorrei sapere se effettivamente lei puo’ andarsene portando via i figli senza che vi siano accordi presi e cosa posso fare io in questo caso?
S decido di accordarmi con lei senza che nulla risulti scritto a che rischio mi sottopongo?
Purtroppo ho timore mi ricatti con i bambini, che me li metta contro, ne sarebbe capace ed io non ho armi a riguardo.
Per la sua esperienza e’ meglio ricorrere ad una separazione giudiziale, se si perche’?
Che costi dovrei sostenere se mi rivolgessi a voi e potreste seguirmi anche se sono distante?
Sono frastornato e non so come gestirmi.
Chiedo scusa per la lunga lettera e ringrazio per la disponibilita’ all ascolto.
Cordiali saluti
Riccardo