Salve a tutti,
ho una domanda che necessita di una risposta alquanto urgentemente, sarò davvero grata a chiunque risponderà.
In data 30 aprile ho firmato un contratto editoriale con una casa editrice con "firma elettronica".
Da prima a dopo la firma del contratto il comportamento della casa editrice è cambiato a tal punto che ho deciso di voler interrompere questa collaborazione.
L'editore a questa richiesta ha iniziato a non rispondermi più.
Il contratto non è ancora stato registrato, ho chiesto di non registrarlo e di concludere in questo modo il rapporto.
La risposta via mail è stata "non essere pedante" e non ho ricevuto risposte dirette alle mie domande.
Ora due cose mi chiedo:
- se il contratto non è ancora stato registrato ho io la facoltà di chiedere la non registrazione di questo?
- la mia firma ha una qualche validità legale? Perché io non ho registrato né autenticato alcuna firma, il programma che ho usato è l'equivalente evoluto di paint.
Spero di ricevere presto una risposta e vi ringrazio per l'attenzione dedicatami.
Saluti
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Gentile Signora,
innanzitutto occorre capire di che "firma digitale" stiamo parlando. La vera firma digitale è quella che viene apposta con un kit (smart card o chiavetta USB) dedicato alla vera e propria firma digitale. Quella che, invece, non è altro che un'immagine della propria firma che si copia/icolla o si traccia a video (come avviene con paint) su un documento word non è una vera e propria firma digitale.
In primis, poi, occorre vedere con che modalità si è concluso il contratto (scambio via mail ordinaria? via pec?) e, poi, mi chiedo come il contratto possa essere registrato se la casa editrice non ha, a proprie mani, nemmeno una copia da Lei sottoscritta in originale.
Occorre che si rivolga a un collega della Sua zona per un esame più approfondito della questione.
Cordiali saluti,
Avv. Andrea Simoncelli (Bergamo)
anzitutto và detto che la firma elettronica non è la stessa cosa della firma digitale, quella elettronica potremmo definirla come la piu debole in quanto manca la certificazione crittografata della provenienza. Nel suo caso ritengo che la firma elettronica non autenticata, sia una sorto di impegno da parte Vostra nello stipulare il contratto con la casa editrice, ma, ha tutto il diritto di ripensarci. Le suggerisco ad ogni modo di mandare con raccomandata o con altro mezo certificato, la Vostra intenzione di non addivenirte a nessun contratto con la suddetta casa editrice rimar cando il Vostro ripensamento, in modo che non ci possano essere più equivoci...................resto a disposizione
Innanzitutto, trattandosi di un contratto a distanza, Lei può benissimo recedere entro 14 giorni dalla sottoscrizione inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno alla società che fornisce il servizio di firma digitale. Lei è l'unica a poter utilizzare la Sua firma digitale, dunque non vedo particolari problemi connessi con un'eventuale registrazione o con la validità della firma stessa.
Cordialità
Avv. Alessio Scatigna
Gentile sig.ra Antonella,
Se come a me pare di capire, quando lei parla di firma digitale intende una sua firma che graficamente a "appiccicato" al contratto allora stia serena perchè quella firma non vale poi molto. In ogni caso le consiglio anche di inviare una raccomandata per risolvere ogni rapporto è la restituzione di quanto consegnato nonché diffida a porre in essere qualsivoglia attività