Buongiorno, ho un fondo pensione dove giro ogni mese il tfr una piccola quota% e dove ho fatto anche un versamento volontario, in tempi non sospetti, ho chiesto un anticipo perché sto attraversando un periodo infelice premetto che avevo inoltrato la domanda al fondo già in tempi che precedevano il Covid-19 e mi è’ stata rifiutata, ho chiarito i motivi di questa richiesta ho più volte ritentato in questo periodo ma niente, ho anche avvisato della mia invalidità il fondo, ho una patologia autoimmune faccio una terapia salvavita giornaliera ecc, vi chiedo se in un momento di difficoltà come questo è possibile che il fondo rimanga insensibile e si chiuda a riccio perché prima degli otto anni dall’adesione non è possibile richiedere anticipi? In un momento come questo paragonato ad un evento di calamità naturale non si potrebbe a questo punto obbligare il fondo ad elargire una parte del capitale per motivi di estrema necessità? Grazie.
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Non ritengo che un contratto sottoscritto in tempi non sospetti ad oggi possa essere modificato in assenza di clausole specifiche che preveda l’accesso al fondo in caso di emergenza o come ha specificato prima degli otto anni dalla stipula
Gentile Signor Mauro,
associandomi alle risposte già presentate degli altri Colleghi, mi limito a precisare, qualora possa esserle d'aiuto, che le anticipazioni sul fondo pensione prima degli 8 anni sono possibili solo per far fronte a spese sanitarie per sé, il coniuge o i figli oppure in caso di acquisto o ristrutturazione della prima casa.
Le segnalo tuttavia che è possibile anche richiedere un riscatto della propria posizione assicurativa prima degli 8 anni anche in caso di difficoltà legata ad eventuale disoccupazione, attivazione di procedure di mobilità o cassa integrazione.
Pertanto la sua richiesta potrebbe trovare accoglimento qualora la necessità sia conseguente ad una delle predette casistiche.
Per eventuali chiarimenti, non esiti a contattarmi, anche attraverso questo sito.
Con i più cordiali saluti
Avv. Marcello Papalini
Studio legale Silvestri & Partners
Buongiorno,
come correttamente evidenziato dai colleghi bisognerebbe verificare il contratto che disciplina il rapporto, ma l'indicazione del termine temporale di 8 anni pare già rappresentare in sé un limite alla sua pretesa. In genere (ma si tratta di indicazione di massima non necessariamente applicata al suo caso) vi é possibilità di un riscatto anticipato (a percentuali variabili, qui la casistica é ampia), anche prima degli 8 anni, nel caso in cui il contraente debba far fronte a esborsi di natura medica relativi a gravi patologie proprie o di familiari. Pertanto se la ragione della richiesta é unicamente relativa alle difficoltà derivanti dalle restrizioni in corso ritengo non vi siano possibilità di accoglimento; se la necessità deriva dalla necessità di far fronte a spese mediche relative alla patologia che la affligge non é escluso (ma ribadisco che in tal caso l'esame dei contratti sia necessario) che qualche possibilità di accoglimento possa esservi. Con i migliori saluti
Ruggero Petrelli
Caro Licio, per poterle rispondere occorre avere maggiori informazioni su quale sia il Fondo Pensione in questione e sulla relative regolamentazioni. Qualora volesse approfondire l'argomento, non esiti a contattarmi tramite piattaforma. Cordiali saluti, Avv. Antonio Sirica