Buonasera, ho una storia abbastanza controversa. Sono proprietaria di un negozio di arredamento e ho subito un mese fa circa un furto in negozio. Avendo l'assicurazione contro furti e danni, sono andata diretta dalla compagnia a spiegare i fatti, con tutti le denunce del caso.
Il problema è che si è scoperto che, dietro il delitto, c'è un mio parente lontano e questo grado di parentela è stato rivelato all'assicurazione che adesso non vuole più risarcirmi perché sospettano un accordo tra le parti, cosa che non è mai successa, anzi, non abbiamo proprio rapporti con questa parte della famiglia, per non dire peggio....Secondo voi cosa dovrei fare?
Grazie a tutti!
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Gent.ma Nerina,
il fatto che l’autore del furto sia un suo lontano parente non giustifica il diniego della assicurazione.
Le consiglio dunque di non scoraggiarsi e di proseguire nella azione legale per il risarcimento, diffidando l’assicurazione a pagare quanto dovuto ed eventualmente proseguendo l’azione in sede giudiziale.
Cordialmente
Avv. F.C.
Gentile sig.ra
continui a chiedere all'assicurazione quanto le spetta, vada avanti , saranno loro a dover dimostrare che non ci sono i presupposti per il rifiuto del pagamento
Avv. Melania Catalano
Nel caso letto, mi preoccuperei poco della contestazione. Ravviso mancata lettura delle condizioni di polizza. Sono note a chi scrive le questioni relative ai rapporti di parentela e obbligo di indennizzo, ma nel caso sembrano irrilevanti. Comprendo che non é stata attivata alcuna procedura preordinata alla determinazione del danno ed alla sua liquidazione (vi sono patti specifici al riguardo). Adottati i rimedi contrattuali, agirei per il pagamento in sede giudiziaria.
Saluti
Avv. Ciro Pacilio
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Si faccia assistere da un legale e proceda per il risarcimento.
Resto a disposizione
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Gent.ma Signora,
conviene diffidare l'assicurazione al pagamento attraverso la lettera di un legale e se non adempie entro un congruo termine citarla in giudizio civile. È importante sottolineare l'assoluta assenza di accordo nel furto in questione, spetterà poi all'assicurazione provare che vi siano elementi concreti di una truffa ai suoi danni. Se non dimostrerà ciò dovrà pagare. Se vuole essere assistita legalmente ci contatti.
Gentile signora,
stante la rappresentazione dei fatti, non pare consistente l'argomentazione dedotta;salvo che si dimostri in sede penale il contrario.
Insista con l'assicurazione per il pagamento perentorio ed il rispetto contrattuale della esecuzione secondo correttezza e diligenza.
Distinti saluti
Avv. Felice Bruni - Catanzaro