giudizio di I grado evidenzia truffa ma non rimette alla gistizia penale
buonasera, sono vittima di una truffa.
ho deciso di adire contro un potere forte! una banca che con il suo cassiere si e' prestata ad una truffa! vengo ai fatti.
nel 2005 mio padre (82enne, 3 ischemie celebrari, diritto ad accompagnamento) veniva raggirato da un fantomatico acquirente ke, con un atto preliminare di compravendita, ha pagato??un appartamento in questo modo:
-n. 30 assegni non trasferibili di importi tra i 15.000€ e 50.000€.
-il mio genitore veniva portato in una banca dove lui non era conosciuto ed identificato dal cassiere con solo la carta di identita'. non ha MAI intrattenuto con tale banca alcun rapporto.
-prontamente gli assegni venivano onorati x contanti ma, caso strano i soldi ricomparivano stesso giorno stesso momento sul conto del traente.
in giudizio di primo grado, il giudice ha evidenziato tutti questi lati oscuri della faccenda SUGGERENDO anke un risvolto penale della faccenda ma, alla fine si e' districato rimettendo il tutto a favore della banca poiche' una volta identificato il mio genitore, il tutto e' stato secondo tale giudice svolto nella norma.
mi domando: avendo il giudice evidenziato la truffa, non sta a lui rimettere in sede penale un tale caso? o debbo essere io ad effettuare una denuncia al truffatore ed al cassiere?