Buongiorno, scrivo in merito ad un grosso problema che mi affligge pesantemente.
Premetto di essere una donna sposata con una figlia di 4 anni, in casa con la mia famiglia, da quando è venuto a mancare mio padre vive mia mamma in quanto economicamente non le sarebbe stato possibile vivere sola. Dall'età di 19 anni ho sempre dovuto provvedere al sostentamento della mia famiglia di origine soprattutto nel momento in cui mio padre si è ammalato, sia economicamente che non. Ho un fratello di 34 anni che della sua vita ha fatto sempre ciò che gli è comodato non aiutando mai i miei genitori fregandosene completamente, ha sempre condotto la vita a modo suo costruendo continue bugie. 7 anni fa è andato a vivere con la sua allora compagna da cui ha avuto una figlia ma da lì lo hanno cacciato x il suo comportamento e le continue bugie ha vissuto da solo ed ora, non so sa cosa abbia combinato per l'ennesim volta non avrà più lavoro né tanto meno una casa .... ora pretende aiuto da me sono obbligata ad accoglierlo in casa? E a mantenerlo? Mio marito è assolutamente contrario e nemmeno noi possiamo, occupandoci già di mia mamma, permetterci di sostenere anche lui come dobbiamo fare? Grazie
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Gentile Signora,
ha ragione Suo marito in quanto non pare che Suo fratello non sia in grado di procurarsi il proprio sostentamento per le esigenze primarie.
Giuridicamente solo se lo stesso potrà dimostrare che senza propria colpa e a tal proposito si richiama l’art. 438 c.c. e ssgg. non sia in grado appunto di procurare entrate economiche, dovrà affrontare apposito procedimento giudiziario.
Nulla impedisce che in qualità di sorella Lei possa concedergli un prestito e più precisamente un mutuo, sempre per iscritto con sottoscrizione di entrambi, per un temporaneo aiuto economico, che poi dovrà essere restituito da suo fratello ma quanto appena suggerito non è da considerarsi obbligo giuridico
Cordiali saluti
Buongiorno non è obbligata a mantenerlo, solo in caso di totale indigenza potrebbe richiedere gli alimenti ai parenti più stretti, tuttavia lei potrebbe dimostrare di non essere in grado di contribuire avendo già in carico la comune madre.
Resto a disposizione.
Cordialità.
Avv. L. Misuraca
Gentile Signora,
ha ragione Suo marito in quanto non pare che Suo fratello non sia in grado di procurarsi il proprio sostentamento per le esigenze primarie.
Giuridicamente solo se lo stesso potrà dimostrare che senza propria colpa e a tal proposito si richiama l’art. 438 c.c. e ssgg. non sia in grado appunto di procurare entrate economiche, dovrà affrontare apposito procedimento giudiziario.
Nulla impedisce che in qualità di sorella Lei possa concedergli un prestito e più precisamente un mutuo, sempre per iscritto con sottoscrizione di entrambi, per un temporaneo aiuto economico, che poi dovrà essere restituito da suo fratello ma quanto appena suggerito non è da considerarsi obbligo giuridico.
Cordiali saluti
Gentile Signora,
ha ragione Suo marito in quanto non pare che Suo fratello non sia in grado di procurarsi il proprio sostentamento per le esigenze primarie.
Giuridicamente solo se lo stesso potrà dimostrare che senza propria colpa e a tal proposito si richiama l’art. 438 c.c. e ssgg. non sia in grado appunto di procurare entrate economiche, dovrà affrontare apposito procedimento giudiziario.
Nulla impedisce che in qualità di sorella Lei possa concedergli un prestito e più precisamente un mutuo, sempre per iscritto con sottoscrizione di entrambi, per un temporaneo aiuto economico, che poi dovrà essere restituito da suo fratello ma quanto appena suggerito non è da considerarsi obbligo giuridico.
Cordiali saluti
Per mera ipotesi, se non ha nessun altro mezzo di sostentamento, suo fratello potrebbe ottenere la sua condanna alla mera corresponsione degli "alimenti", cosa diversa dal "mantenimento". E' peraltro onere di suo fratello rivolgersi ad un legale ed agire in giudizio per ottenere tale risultato. Nulla in tal senso può essere disposto d'ufficio.
Avv Matteo Rondina
Buongiorno, non è obbligata ad ospitarlo in casa se non sussistono le adeguate condizioni ambientali (spazi e comportamenti che possano influire negativamente sulla crescita e la serenità dei bambini).
Solo se i suoi redditi personali lo consentono, potrebbe essere onerata al sostentamento alimentare. Debbono, però, valutarsi le oggettive possibilità di suo fratello di rendersi economicamente autosufficiente. Se non lavora per capriccio non potrà avanzare alcuna pretesa.
In ogni caso, dovrà essere lui a promuovere un giudizio ed a dimostrare di non avere alcuna possibilità di automantenersi.
Cordialmente.
Avv. Antonello Guido - Foro di Catania