Ero in un pub e per sbaglio a fine serata ho preso il giubbotto con dentro portafogli, iphone e il resto tutto dentro perchè ero un po' ubriaco... mi hanno citato per furto anche se come un fesso sono stato io a portare tutto alla polizia appena sveglio il giorno dopo. Dicono che non si poteva escludere che fossi un ladro pentito. Adesso che fare?
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La invito a rivolgersi ad un legale che potrà tutelarla in diversi modi .in primo luogo ritengo sia opportuno contattare la vittima per dimostrare la totale buona fede. In ogni caso il suo comportamento sgombra completamente il campo da qualsiasi conseguenza negativa.
Avv Francesca di Nardo
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Innanzi tutto la invito a stare sereno. Dal suo racconto, deduco che il reato di furto a lei contestato sia aggravato ai sensi dell'art. 625 n.6 c.p., forse anche dell'art. 61 n.7 c.p., e ciò fa sì che il reato sia procedibile d'ufficio e che la Procura ha l'obbligo di fare gli opportuni accertamenti.
Non è chiaro quando lei dice citato, poiché nel suo caso l'esito più probabile era l'archiviazione. Comunque, nell'eventualitá di un processo, il furto è reato doloso e, viste le circostanze in cui è avvenuto il fatto e la immediata restituzione spontanea, sarebbe molto difficile per l'accusa provarne la volontà e più semplice per la difesa sostenere l'errore di fatto scusabile.
Mi contatti pure se lo ritiene.
Distinti saluti
Avv. Redjan Sako
Ritengo che i fatti accaduti meritano adeguata attenzione per evitare un processo e guai con la giustizia. Si potrebbe tentare di risarcire il proprietario proponendo una somma simbolica e convincendolo a ritirare la querela convincendolo delle sue buone ragioni. Altrimenti nel processo dovrà dimostrare la ubriachezza e l'inevitabile confusione che l'ha indotto a scambiare il giubbotto. Mi contatti pure, cercheremo di trovare una soluzione per evitare il processo.
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Al di là del pregiudizio accusatorio, tipico degli appartenenti alle forze di polizia, è il buon senso ad aiutare in queste situazioni.-
Ritengo opportuno che contatti immediatamente la persona offesa, così da poter concordare, dietro eventuale versamento di una piccola somma (qualche centinaio di euro) a titolo di risarcimento danni, la remissione della querela.-
Il tutto - badi bene - sempre che il P.M. non ritenga di contestarle il furto aggravato (ad es. dalle circostanze di tempo, luogo ed azione tali da minorare l'altrui difesa). In tal caso si procede di ufficio, e solo una mediazione più articolata, con esclusione dell'aggravante in giudizio, consente di ritenere utile e proficua la remissione della querela dietro risarcimento danni.-
Comunque, eviti di sborsare somme eccessive per una vicenda così bagatellare da meritare, in sede di giudizio, l'eventuale assoluzione perché il fatto non costituisce reato (atteso che lei versa, al più in colpa, senza dolo nel furto), ovvero per lieve tenuità (figura di prossima introduzione, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale).-
Resto a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti.-
Avv. Carlo Monaco
Contatti al più presto il Suo avvocato di fiducia. Non ritengo comunque trattarsi di situazione così grave, forse contattando il proprietario del giubbotto si potrebbe cercare di convincerlo a rimettere la querela. Sono a Sua disposizione in caso. Cordiali Saluti. Avv. Riccardo Galli