Ho scoperto che mio marito mi tradisce per internet
Inviata da Monica. 9 nov 2015
Ho scoperto che mio marito mi tradisce per internet. Ho visto messaggi, foto, email con appuntamenti...è uno strazio! Gli ho detto di andarsene fuori di casa ma lui non se ne vuole andare. Dice che è stato un errore e che non si ripeterà più! Voglio la separazione e voglio utilizzare tutto il materiale che ho trovato. Posso farlo andare via di casa così?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Monica,
Non può far andare via di casa suo marito senza prima aver ottenuto una disposizione in tal senso ad opera del Tribunale in quanto sussiste tra i coniugi l'obbligo alla coabitazione.
Lei dovrebbe instaurare un giudizio per la separazione giudiziale tentando l'addebito della separazione ricollegando e dimostrando che la fine del vostro rapporto coniugale è dipeso esclusivamente dal comportamento di suo marito.
Naturalmente, se non si ha prova dell'infedeltà consumata ovvero solo di un rapporto fatto di scambio di mail o messaggi senza alcun incontro fisico, non sarebbe idoneo di per sé a provocare l’intollerabilità della convivenza, dunque non potrebbe essere considerata la causa della separazione a meno che, anche in questo caso, non si provi che tale comportamento (tradimento via internet) abbia ingenerato in lei il sospetto di infedeltà e abbia leso il suo onore ovvero la sua dignità.
Per maggiori informazioni mi contatti,rimango a disposizione.
Avv. Marina Ligrani
Buongiorno.
Purtroppo la Legge non Le permette di allontanare Suo marito, nella situazione che ha descritto.
Ciò che può fare è depositare quanto prima un ricorso per separazione giudiziale chiedendo al Tribunale, con separata istanza, una fissazione urgente dell'udienza presidenziale". Prima deposita il ricorso e prima vedrà fissata l'udienza presidenziale, alla quale il Giudice fetente funzioni di Presidente potrà disporre l'assegnazione della casa coniugale, in presenza di figli minori o maggiorenni non ancora economicamente indipendenti, stabilendo un termine per il rilascio dell'immobile.
La situazione va in ogni caso accuratamente approfondita, per valutare ogni altra possibile iniziativa e l'utilità di una mediazione familiare.
I miei più cordiali saluti
Avv. Raffaella Angelica Molendini (Milano)
Deve comunque prima proporre domanda per la separazione facendo le sue richieste, e dopo la prima udienza il presidente assume i provvedimenti temporanei e urgenti, compreso l'assegnazione eventuale del domicilio coniugale (importante sapere se ci sono figli), quindi suo marito uscirà di casa.
Potrà poi utilizzare il materiale, per quanto potrà ottenere l'addebito a carico di suo marito, che ritengo rappresenti soprattutto una soddisfazione morale.
Resto a disposizione
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Sig.ra Monica,
capisco perfettamente il suo stato d'animo, pertanto, le consiglio di rivolgersi a un avvocato per una consulenza, in quanto purtroppo non può cacciare di casa suo marito, ma può fargli scrivere subito da un legale al fine di avviare le pratiche della separazione. Per quanto riguarda ciò che potrebbe richiedere, come mantenimento, assegnazione casa coniugale, non avendo scritto alcunchè su questi punti non posso dare risposte esauriente.
Rinnovo il mio consiglio a rivolgersi ad un avvocato almeno per una consulenza preliminare. A sua disposizione.
Gentilissima Monica,
Lei, al di la' della violazione dell'obbligo di fedelta' da parte di Suo marito, non ha specificato se avete figli minori o maggiorenni non indipendenti economicamente.Si tratta di un'informazione essenziale al fine dell'attribuzione del diritto all'assegnazione della casa familiare.
Lei non puo' farsi giustizia da se' " buttando fuori" Suo marito di casa sebbene, ci tengo a precisare, sia assolutamente comprensibile e condivisibile il Suo stato d'animo.
Lei ovviamente ha tutto il diritto di inoltrare immediatamente la pratica di separazione e, in particolare in difetto di accordo di Suo marito, potra' inoltrare ricorso per separazione giudiziale e, in quella sede richiedere, tra gli altri provvedimenti, l'assegnazione a Suo favore della casa familiare quale genitore affidatario c.d collocatario del figlio minore o quale genitote convivente con figlio maggiorenne non indipendente economicamente.
Una volta che il Tribunale, in sede di provvedimenti temporanei ed urgenti, avra' disposto in tal senso, Lei avra' il sacrosanto diritto di pretendere che Suo marito, anche con l'esecuzione forzata, rilasci la casa familiare.
Le consiglio di rivolgersi ad un Avvocato specializzato in Diritto di Famiglia che sapra' guidarLa in questo momento molto delicato e doloroso.
A Sua disposizione per assistenza.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
Solo il Giudice può disporre l'allontanamento di Suo marito da casa e lo può fare alla prima udienza della separazione quando vi autorizza a vivere separati.
Prima di allora, Lei non può allontanare Suo marito salvo non riesca a provare il pregiudizio della convivenza e chiedere l'allontanamento dello stesso (misura questa utilizzata però quando ci sono problematiche legate alla violenza psicologica oltre che fisica).
Il tradimento lo dovrà provare concretamente: non bastano i messaggi o i suoi sospetti.
Se riesce a stabilire un legame tra il comportamento di suo marito e la richiesta della separazione, potrà procedere a richiedere l'addebito della stessa in capo al marito con interessanti conseguenze economiche e patrimoniali in capo al coniuge.
Gentile signora,
ovviamente nell'ambito di una separazione giudiziale può rappresentare al Tribunale tutte le argomentazioni idonee a dimostrare quanto dedotto in causa.
Trattantandosi di una situazione rilevante- soprattutto se sono presenti figli minori - è opportuno valutare la situazione in maniera ponderata, considerando tutti gli aspetti e conseguenze.
Distinti saluti
Avv. Felice Bruni - Catanzaro