Ho scoperto un passaggio di informazioni tra il mio avvocato difensore e quello dell'altra parte. Li ho visti parlare appartati e in modo sospetto ma non so cosa si siano detti, non ero abbastanza vicino per sentire...temo stiano tramando a mio discapito. Come mi devo comportare? Ha senso continuare con lui se ora non ho più fiducia? È normale che parlino e in quel modo?
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Circa il caso rappresentato,
è bene verificare adeguatamente i termini della vicenda; trattandosi di contenziosi tra gli avvocati delle parti in causa può esservi anche un dialogo anche finalizzato ad interlocuzioni transattive.
Ciò al fine di trarre le opportune conclusioni sia in vista della prosecuzione dell'attività defensionale, sia della revoca del mandato con saldo delle competenze spettanti al Legale nominato, sia dell' eventuale nuovo conferimento di incarico ad altro professionista all' uopo individuato.
Distinti saluti
Avv. Felice Bruni - Catanzaro
Gentile signora, se sospetta del suo avvocato in questi termini è evidente che il rapporto fiduciario si è leso. Le consiglio quindi di valutare bene se sia possibile proseguire con il medesimo difensore. Le indico che per la sua tutela è necessario che lei si fidi del suo legale, altrimenti si avvalga di altro difensore di sua fiducia.
Gentilissima Mercedes,
premesso che, come ha detto gia' Lei stessa, la fiducia nel rapporto Avvocato-Cliente e' un elemento imprescindibile, e' altrettanto vero che la fiducia non deve essere "incrinata" da cio' che ha raccontato.Gli Avvocati, proprio nell'interesse degli stessi clienti, hanno necessita' di parlare in via riservata, lontani dalle "orecchie" dei rispettivi assistiti (ndr i cui animi spesso, sebbene comprensibilmente, sono piuttosto tesi) al fine di valutare gli spazi anche per un eventuale accordo.Cio' pero' evidentemente non significa allearsi con la controparte a pregiudizio dei Suoi interessi.
Chieda pure chiarimenti al Suo Avvocato in modo da sgombrare ogni Suo dubbio.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
Concordo con la Collega: il rapporto con il difensore è per natura, prima ancora che per definizione, un rapporto fiduciario. Non abbia timori a parlare col Suo legale, vedrà che tutto si chiarirà. Del resto, se così non fosse, avrà sempre il diritto di revocargli il mandato e attribuirlo ad un nuovo difensore: Le consiglio però di farlo solo a ragion veduta.
Saluti
Avv. Riccardo Galli
Buongiorno.
Il mandato è fiduciario. Se vuole cambiare avvocato lo può fare. Tuttavia dubito che gli avvocati stessero "tramando" contro di Lei. Con ogni probabilità stavano parlando d'altro. Tra avvocati ci si può conoscere, frequentando le aule dei Tribunali, i corsi di formazione, e si scambiano idee, opinioni, pareri su altre cause o più semplicemente si discorre di altri argomenti.
Le consiglio di contattare il Suo legale e parlare serenamente con lui. Probabilmente anche Il Suo avvocato, laddove si fosse incrinato il rapporto fiduciario, Le consiglierebbe di cambiare avvocato, o sarà lui stesso a rinunciare al mandato ritenendo venuta meno la fiducia reciproca.
Cordiali saluti
Studio legale Vizzolesi